giovedì 14 gennaio 2010

il giorno dopo

Ciao amici, vorrei ringraziarvi tutti per il supporto che mi avete dato, tra mail ed sms, con incitamenti, comprensioni, machecazzo e altro. Decisamente ieri era una giornata no dove era difficile chiarirsi le idee. La notte oltre ad un buon riposo ha portato un po' di consiglio, oggi c'è un bel sole e la serenità sta tornando anche dentro me.

Non mi dispiace di avere scritto il post di ieri, ora come ora non so cosa farò, finalmente me ne vado in città e termino le ultime pratiche riguardo la macchina: ho deciso di venderla comunque, l'ho venduta proprio stamattina a questo tizio che traffica auto usate smerciandole ai rivenditori. Si chiama Ko, un diminutivo, suppongo. L'alternativa al vendere l'auto qui era tornare nel WA visto che lì avrei potuto guadagnarci di più. Addirittura Sergio s'era detto intenzionato a comprarla lui stesso, venendo magari anche in aereo a prenderla! Ma l'idea "tornare indietro" non mi andava, non tanto per i 3000 e passa chilometri, ma perché non posso continuare a ritornare, devo andare avanti. Se sarà un ritorno a casa, lo sarà per iniziare progetti nuovi. Altrimenti rimango e seguo le idee che avevo, stringendo i denti se il gioco si fa duro.

Voglio che il blog sia un modo per tenere contatti, per raccontarvi di me, anche se le cose non vanno bene e anche se a volte scrivo un po' preso dall'ansia, senza valutare bene la situazione. Ma è giusto così, a me serve da sfogo ed è bello vedere la risposta di chi mi legge. E' anche più umano, non voglio che sia un resoconto sterile di quello che vedo, ma anche uno specchio di quello che sento. Tutte le parole che mi sono arrivate mi hanno davvero confortato, è bello sapere che siete lì, mi leggete e mi date supporto incondizionato.

Nel frattempo ho sfruttato queste 24 ore di connessione che ho comprato ieri e che stanno per scadere tra poco. E' stato bello avere Internet sempre disponibile, purtroppo non è certo economico, quindi troverò altre soluzioni. Comunque, su Picasa trovate un nuovo album, mentre qui potete vedere la mia attuale residenza, l'ostello The Nunnery. Dietro all'albero che sta più o meno al centro si vede un edificio bianco a due piani. Io sto al piano superiore, c'è anche un balcone, anche se dalla foto non si capisce. La posizione è proprio buona, al confine ovest del quartiere Fitzroy e vicino a Carlton, sorta di little Italy di Melbourne.

Ora quindi mi addentro in città, libero dai problemi automobilistici. Anche se finanziariamente è stato un affare in perdita, questi oltre diecimila chilometri fatti con la Mitsubishi sono stati davvero belli, mi hanno portato veramente lontano e mi hanno fatto affezionare a questa wagon australiana. Lo so, è solo un veicolo, ma io mi affeziono sempre alle mie auto, soprattutto quando poi ci si passa così tanto tempo insieme.

Grazie ancora di tutto il supporto che mi avete dato, ora esco e mi godo la giornata serenamente e vedrò di pensare al mio futuro imminente con più calma e meno ansie.

4 commenti:

  1. E vai maialo! Se resti lì va bene comunque, magari meglio, magari no, ma almeno vivi.
    Sempre massimo rispetto dal mio cubicolo di montaggio in mezzo alle palme.
    g.

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  2. Sono un po' in "conflitto d'interessi" dato che qui manchi a tutti, a noi, ai bambini, e mamma e papà, per cui se decidessi di tornare la prenderemmo come una buona notizia.
    L'importante è che in ogni modo l'esperienza è stata positiva, e non un fallimento. D'altra parte per capire davvero le cose serve sbatterci la testa, e per riconoscere davvero cosa è importante da cosa non lo è bisogna isolarsi, e meglio dell'Australia in questo senso...
    Un abbraccio forte.
    Stay metal.
    L.

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  3. osti..grande. Adessso posso andare a letto sereno.... (nonostante timore di bedbugs)..ostia. Una guerra anche mentre dormi...

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  4. ti sono vicina caro nicola! sai bene che ti capisco! :)
    vedrai che in ogni caso alla fine dirai: ne è proprio valsa la pena!
    un abbraccio forte!
    agata

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