lunedì 20 giugno 2011

äpplarö!

Da questo weekend sono un felice possessore di un tavolo originale Ikea per esterni. Grazie alle recenti belle giornate, m'è capitato di passare qualche momento sul balcone di casa a godermi la brezza serale. La vista nelle immediate vicinanze non è male, nonostante il parcheggio sottostante, visto che c'è parecchio verde e pure Città Alta sullo sfondo. Quel che mancava era un bel tavolo per vivere meglio l'esterno, e così ho ripiegato per un Ikea che si è rivelato un ottimo acquisto: non è troppo grande (non c'è poi tantissimo spazio), ma è persino largo per due persone, inoltre è possibile chiuderlo con facilità, lasciando un solo ripiano oppure abbassandoli entrambi. Eccolo qui nella foto, con le due sedie di corredo.


I primi pasti e le prime colazioni fatte all'aperto sono state molto gradite, decisamente piacevoli e più rilassate rispetto ai pasti in cucina. Finché c'è bel tempo cercherò di sfruttarlo il più possibile! Ovviamente non me lo tengo tutto per me, gli ospiti sono graditi!

Che dici Ale, è uno step interessante per via Tremana? 

lunedì 13 giugno 2011

autodifesa?

Ieri ho visto questo video su Corriere.it, che commentava la notizia dell'istituzione di corsi gratuiti di Krav Maga per tutta la popolazione di Carnate, promossi e in parte anche tenuti dal sindaco del comune, esperto di arti marziali.

A me pare, nel migliore dei casi, una mossa inutile. Primo, è ridicolo pensare che si possa imparare a difendersi con tecniche simili senza poter fare affidamento su un fisico allenato. Come pensa di insegnare la difesa da armi da fuoco o da taglio agli anziani il sindaco Riva? Ma anche se non si è ultra settantenni, basta essere fuori forma e un po' sovrappeso per avere serie difficoltà nel muoversi agilmente.

Secondo, penso che sia preoccupante che un sindaco consideri questi corsi come una soluzione al disagio sociale. Siamo ai livelli del dito e della Luna. Invece che generare un senso di sicurezza, un insegnamento approssimativo così indiscriminato aumenta la percezione del pericolo. Il Krav Maga si basa sulla risposta nel minor tempo possibile, o sull'attacco preventivo. Questo significa avere i nervi tesi e all'erta in situazioni che si possono percepire come pericolose. Se anche questo corso si rivelasse efficace nell'insegnare questa forma di autodifesa alla popolazione di Carnate, prevedo un aumento e non una diminuzione delle aggressioni. In più, se ci si illude di poter fare chissà cosa, si rischia solo di andarsi a infilare in situazioni più spiacevoli di quanto sarebbe stato in partenza.

Mi è stato insegnato e ripetuto più volte che un conto è provare qualche mossa di difesa in una palestra con un istruttore, un'altra cosa è trovarsi di fronte una persona che ti aggredisce senza pietà e a sorpresa. Lo so anch'io che il militare israeliano che si vede nel video reagisce in millisecondi, ma il carnatese medio? Non stiamo quindi illudendo le persone (e mettendole in pericolo) sprecando tempo e risorse per qualcos'altro?

Iscriversi ad un corso di arti marziali può fare solo bene, se lo si affronta con serietà. Io ne sto ricavando tantissimo, principalmente nella consapevolezza e nel rapporto col mio corpo e con le mie possibilità, nel confronto (controllato) e nella sfida coi compagni. Ma non mi illudo di essere diventato un pericolo pubblico, perché faccio molto più fitness che combattimento. Nel medioevo cinese le arti marziali avevano un senso e difendevano la popolazione dai briganti, pensare che questa sia ancora la soluzione ideale a me sembra un pochino illusorio. E se proprio si crede che alla violenza si debba rispondere con altrettanta violenza, allora facciamo come gli americani e liberalizziamo il porto d'armi, mi sembra più coerente: se siamo nel far west e devo salvare la pelle, allora datemi l'arma migliore.

Come sempre i Monty Python illuminano.



Fatemi sapere che ne pensate, soprattutto se siete in disaccordo.

mercoledì 8 giugno 2011

domenica 5 giugno 2011

notte bianca del taichi


Dopo lo stage di maggio, l'appuntamento più atteso col taichi era quello con la Notte bianca dello sport in Bergamo città, dove sono stato presente in rappresentanza della mia scuola Yun Shou, insieme agli amici del jiu jitsu brasiliano, un'altra arte marziale insegnata dal mio maestro Max. E' stata una bellissima esperienza, nonostante la pioggia che ha dato gran poca tregua. Ma l'entusiasmo dei presenti ha veramente fatto dimenticare il dispiacere, tanto che dopo qualche ora nemmeno mi accorgevo se stessi praticando sotto l'acqua o meno!

Sono arrivato sul posto proprio all'orario di inizio, le 17. Ho fatto un giro veloce tra gli stand, ma più per trovare il luogo esatto della mia scuola che per dare un'occhiata a chi fosse presente. Il cielo scuro ed il vento facevano presagire il peggio, ma per quasi un'oretta non ha piovuto e così, raggiunto da Vinz e Ale, si è iniziato a praticare un po'. Dopo le 18, però, uno scroscio di pioggia ci ha fatti riparare sotto i portici dove, dopo un iniziale scoramento, si è ripresa l'attività. A differenza dei compagni del jiu jitsu, che per praticare hanno bisogno del tatami su cui si possono rotolare senza troppi problemi, noi del taichi abbiamo solo necessità di qualche metro di spazio, e così abbiamo potuto continuare l'attività senza grandi problemi. Certo non eravamo esattamente in mostra, ma piuttosto defilati, in ogni caso più di un passante si è fermato a buttare un'occhio incuriosito dalle lotte di tuishou che si son fatte subito serrate.

Dopo un'ora abbondante la pioggia è calata fino a quasi smettere, continuando questo on e off per tutta la serata. Da lì si è quindi tornati sul tatami (bello praticare sul morbido a piedi nudi e con la possibilità di cadere senza paura) tra forma, tuishou da studio e libero. Davvero piacevole rispondere alle curiosità della gente, soprattutto riguardanti gli esercizi a due, l'aspetto meno conosciuto del taichi. Certo, gli occhi erano più per la lotta del jiu jitsu, sicuramente più appariscente (e con molti più praticanti ieri sera), ma la cosa a me fa solo piacere, sia perché si tratta sempre della mia scuola, sia perché è bello vedere l'interesse e la curiosità degli altri verso questi sport e queste arti "minori".

La pratica è continuata fino alla conclusione della manifestazione, a l'una di notte, con giusto qualche pausa per salutare gli amici che son venuti a far visita, cosa molto gradita! Io ho veramente dato tutto quello che potevo, e lo stesso hanno fatto i miei compagni, Vinz, Ale e Nicola. Ci si è contagiati a vicenda con l'entusiasmo ed alla fine ero quasi commosso. Bello vedere anche due new entry della scuola venire a praticare senza timori nonostante abbiano iniziato solo da un paio di mesi! Ottimo spirito.

C'è stato un momento in mezzo ad una sessione intensa di tuishou in cui ho realizzato di essere a praticare nel pieno centro della mia città, di notte, sotto l'acqua, davanti alla gente e col sorriso sulle labbra. Ho capito che stavo vivendo il presente e che me lo stavo godendo, ogni singolo minuto, con serenità e con l'affetto degli amici. Davvero un'esperienza da ricordare!

Preso dall'attività, non ho scattato praticamente foto, giusto una per testimoniare le facce soddisfatte che avevamo a fine serata.


Ho già sentito parlare di un possibile ritorno tra il pubblico a metà luglio, appena ho informazioni più precise vi faccio sapere!