mercoledì 27 gennaio 2010

australia day

Giornata piena quella di ieri, con i festeggiamenti dell'Australia Day e il mio spostamento dall'ostello all'appartamento. Seguendo la tipica tradizione locale, per il pranzo del 26 gennaio abbiamo preparato un barbecue come si deve e se all'inizio l'idea aveva coinvolto una manciata di persone, siamo presto arrivati a superare i quaranta invitati! Nonostante io dovessi fare il check out alle 9:30, ho deciso di rimanere anche perché il mio coinquilino Sujeeva mi aveva offerto un passaggio in macchina dopo le 14, molto utile visto che non avevo particolarmente voglia di fare il viaggio in tram coi due zainoni.

-la reception del Nunnery, ex convento

Purtroppo però Sujeeva ha finito di lavorare prima di quanto pensasse ed alle 13:20 era già in ostello, così ho dovuto salutare tutti di corsa perdendomi mezzo barbecue. Non poteva esserci sbalzo più netto: meno di un'ora dopo ero seduto sul divano col pc e la connessione ad Internet, il silenzio della casa e del quartiere e nessuno intorno. Ammetto che mi è un po' pesato, mi sono mancati subito gli amici dell'ostello, ma so che ho fatto la cosa giusta e che stare in appartamento, oltre che più economico, mi da anche tanti altri vantaggi.

Non ricordo se l'ho già scritto, non sono ancora nella mia camera perché qui in casa c'è un amico di Sujee, un tedesco di nome Jan che ho conosciuto questa mattina e che è davvero simpatico. Jan si trasferirà al nord il 3 febbraio, quindi per una settimana starò in sala, col divano letto. Non mi dispiace affatto, anche perché vista la situazione Sujee mi ha decisamente scontato questa settimana. E poi passare da una camerata con 12 letti ad una sala tutta per me è comunque un bel balzo.

-guardando il tennis nel lato coperto di Federation Square

Nel pomeriggio sono comunque tornato in città, visto che la mattina tra check out e stanchezza non avevo combinato nulla mi andava di vedere un po' com'era l'atmosfera in centro. Ho incontrato per caso alcuni ragazzi dell'ostello e sono tornato lì per cena: strana la sensazione che ho provato, mi è quasi sembrato di tornare a casa! E bello poi poter salutare con più calma chi poi sarebbe partito a breve. Altri ragazzi invece staranno qui a Melbourne ancora per una settimana, quindi ci sarà modo di rivederci.

-Renate da Amsterdam

Proprio con alcuni di loro la sera siamo andati in zona Federation Square per vedere i fuochi d'artificio: c'era proprio tantissima gente, in piazza, sul ponte, sull'erba lungo il fiume e nel parco lì vicino dove abbiamo deciso di metterci anche noi. I fuochi non sono stati eccezionali, ma ci ha sorpreso il fatto che fossero sparati da tre punti diversi: dal parco, dalla cima del grattacielo più alto (più di 300 metri) e da Fed Square. Se tutta questa festa lascia almeno a me diversi punti di domanda, devo ammettere che l'atmosfera della serata era coinvolgente. Dopo i fuochi più della metà della gente se n'è andata, mentre noi abbiamo passato la serata al parco.


-due viste dal parco a sud del fiume

Fa piuttosto strano vedere tanto nazionalismo negli australiani, ragazzi e ragazze con bandiere tatuate (temporaneamente, è ovvio) sul viso e avvolti nella bandiera nazionale, ma come giustamente diceva Jan stamattina, questo è un popolo che ha bisogno di attaccarsi a qualcosa, visto che è così eterogeneo e così giovane. Certo è che festeggiare l'arrivo della prima flotta e della fondazione della prima colonia (carceraria) non mi sembra proprio un modo di riconciliarsi con chi da quel giorno è stato praticamente sterminato, cioè gli aborigeni. C'è infatti chi lo chiama Invasion Day. Ci sono diverse proposte riguardo un cambio di data, ma difficilmente sarà possibile, visto che soprattutto dal 1988 (anno del bicentenario della fondazione della prima colonia) gli australiani sono più che affezionati al 26 gennaio.

-Australia Saudita!

Da oggi quindi nuovo vicinato, nuova routine, nuovi spostamenti, con un po' di malinconia per gli amici che non rivedrò. Queste due settimane in ostello mi hanno davvero lasciato tanto, dai momenti di piena crisi dei primi due giorni, alle nuove amicizie e alla voglia di rimanere, dalle risate durante le serate in cortile alle più intime chiacchierate notturne. Ma voglio essere fiducioso, sono solo in un momento di transizione, ma almeno ho sperimentato quanto conoscere gente nuova ed esserne circondato possa portare beneficio. Sembra una cosa banale, lo so, ma troppo spesso a Bergamo mi sono isolato, a volte volontariamente, altre magari più per abitudine. Qui sono stato costretto a condividere i miei spazi e a entrare a contatto con gli altri; va da sé che non tutte le persone che si incontrano poi diventano amiche, con alcuni si va più d'accordo, con altri meno. Bello inoltre constatare come basti poco per legare, come dei piccoli gesti come offrire un po' del tuo cibo o l'aiuto per trovare un luogo in città venga sempre premiato con affetto e simpatia e come da quel momento ci si consideri amici.

-la tedesca Mareike, detta Maggie

Ora devo andare, stasera mi aspetta un concerto in città. A presto con le foto della casa!

1 commento:

  1. Complimenti per lo spostamento.
    Sicuramente renderà la tua dimensione un po' più simile ad abitudini di casa.
    Credo che le occasioni di conoscere gente non mancheranno comunque.
    Adesso spero quindi di bekkarti in skype!!
    Abbraccio.

    RispondiElimina