giovedì 20 agosto 2009

Austria is gettin' wilder

Sarà vero che la Cina è una grande potenza emergente, ma deve ancora colmare alcune lacune geografiche per potersi presentare come si deve sulla finestra del mondo globale. Ecco un esempio di leggerissima confusione scoperto su una macchinina del mio nipotino Richi:

venerdì 14 agosto 2009

sardegna

11 giorni, 1 Fiat Punto, più di 2.500 chilometri, 9 campeggi, 4 traghetti, dalle 00:30 del 28 luglio alle 03:00 dell'8 agosto. Questi i numeri della vacanza in Sardegna, una non-stop intorno all'isola con partenza da Olbia e giro in senso orario lungo (quasi) tutta la costa, isole comprese.

Già dai primi km dopo lo sbarco ad Olbia, lasciato il traffico e la città, sono stato catapultato in un mondo esotico fatto di natura selvaggia e dura, rocciosa, ma capace anche di regalare una flora di un verde così intenso da sembrare finto e un mare che va dal bianco delle spiagge al blu dell'orizzonte, con ogni possibile gradazione intermedia.

L'est dal mare tranquillo e le spiagge poco affollate è quello che mi ha colpito di più, remoto e spesso isolato, ma più rilassante e vero. Molto belle anche le due isole a sud ovest, Sant'Antioco e San Pietro, che meriterebbero una vacanza a sé. La cosa ovest l'ho fatta tutta d'un fiato, scogliere a strapiombo sul mare e meno centri abitati mi hanno portato direttamente ad Alghero, affollata di giovani, ma romantica nel centro storico.

Il nord non è sopravvalutato, ma viene sottovalutato tutto il resto e quindi il grosso dei turisti si ritrova qui. Da vedere per crederci la spiaggia de La Pelosa a Stintino, ma meglio l'arcipelago de La Maddalena, roccioso e quasi lunare per la durezza, il silezio e il senso di isolamento, sempre che non si finisca tra cinquanta yacht in cento metri quadrati, esperienza straniante e che lascia gran fastidio.

Un capitolo a parte è stato Orgosolo, unica esperienza dell'interno, desolato e quasi rancoroso, coi suoi murales che parlano di ingiustizia, strano connubio tra isolamento isolano e finestra sul mondo (sociale). Finestra sul passato è stato invece visitare un nuraghe, un salto indietro di più di 3.000 anni all'interno della vita e delle case dell'epoca.

Una bellissima esperienza, sempre in movimento, che mi ha fatto quindi assaporare ogni momento perché non si era mai nello stesso luogo due volte, (quasi) mai nello stesso campeggio, ma basta poco per sentirsi a casa: la solita tenda, i pochi oggetti necessari, una macchina affidabile. Una persona cara.

Ho messo qualche foto su picasa, se vi interessa approfondire. Ci sono due album: uno sulla vacanza in generale ed uno dedicato ai murales di Orgosolo.