sabato 26 gennaio 2008

aussie movies #1: Wolf Creek


Primo post a tema filmico di una serie che prenderà in considerazione lungometraggi ambientati in Australia. L'idea di procurarmi film girati agli antipodi mi è venuta leggendo la cara Lonely, che offriva un elenco di pellicole imperdibili. La maggior parte dei film che citano non li conosco, ma ho tutto il tempo per approfondire e farmi una cultura! Invece altri nomi mi erano ben noti già da tempo, uno su tutti quello di Mad Max, mitica trilogia interpretata da un giovane Mel Gibson. Ma del Guerriero della strada parlerò tra qualche tempo.

Il film di cui vi voglio parlare ora è invece Wolf Creek. Questo nome non era presente nella lista della guida, mi è stato invece consigliato da Sergio (e così ti cito anche in questo post! :) ). Ed è un film che mi ha davvero colpito! Volendo riassumere il tutto in una riga: tre backpackers incontrano la persona sbagliata. Non troppo originale quindi, ma a mio parere i motivi di interesse sono tanti, primo fra tutti il paesaggio ripreso in maniera ottima. Ecco due screenshot come esempio:



La prima parte del film è incentrata sul loro viaggio verso un cratere creato da un meteorite circa 300 mila anni fa. E' il secondo cratere al mondo come dimensioni ed il suo essere in mezzo al nulla (soprattutto un nulla pianeggiante e desertico) lo rende davvero impressionante. Bellissimo poi vedere come all'interno vi sia una vegetazione tutta sua! Ecco anche qui una foto, presa dal film:


Questo cratere si trova tra la regione del Kimberley e il Great Sandy Desert, nel Western Australia che ormai conoscete. Mi ha davvero affascinato, spero tanto che possa essere meta di una mia visita, chissà! In realtà il nome esatto è Wolfe Creek Crater.

La seconda parte del film invece è decisamente più violenta, anche se non c'è un eccessivo spargimento di sangue. Quello che mi ha colpito è la crudezza della situazione e quanto il "cattivo" del film sia spietato. Interessato dal luogo e anche dalla scritta all'inizio del film che dice che è ispirato ad eventi realtmente accaduti, sono andato a cercare qualche informazione in più.

E sono arrivato qui. Il sito sembra davvero ben fatto, ancora però non ho avuto il tempo di guardarlo per bene. Ho letto invece la "vera storia" dei massacri, che hanno avuto luogo a migliaia di km da qui. Lo sceneggiatore (e regista) del film aveva scritto la storia per conto suo, come già detto tutt'altro che originale. Però al momento dell'uscita nelle sale si è voluto far riferimento a casi di cronaca attuali (per esempio vi era giusto un processo in corso per un massacro di backpackers), giusto per dar più risalto al film. I casi di cronaca più famosi a cui il film fa riferimento sono quelli di Bradley John Murdoch (che ha ucciso un inglese, ma è stato beccato subito) e di Ivan Milat (serial killer accusato di 7 omicidi, operati dopo torture) a cui un po' si ispira il personaggio veramente malato del film. Per chi mastica inglese, consiglio la lettura del sito al riguardo, a me è molto piaciuta. E vi consiglio anche la visione del film, sempre se non siete troppo impressionabili!

Forse a qualcuno di voi potrà sembrare strano questo interessamento a film così crudi e a casi di cronaca nera nella pianificazione del mio viaggio, me ne rendo conto. Ma la cattiveria di questo film mi ha davvero colpito e volevo vedere cosa c'era di vero. Inoltre il lato oscuro ha sempre esercitato un certo fascino su di me; ma non preoccupatevi, la Forza scorre molto potente nella mia famiglia! Infine quel cratere sperduto nel nulla sembra più un paesaggio lunare che terrestre. Vi lascio con un'altra foto, a presto per una nuova puntata!

sabato 19 gennaio 2008

topo-no-mastica

In questi primi giorni di invasamento australiano sto leggendo spesso la guida Lonely Planet prestatami da Sergio, oppure le pagine su Wikipedia riguardo luoghi o città. Quello che subito mi è saltato agli occhi è come i nomi che li identificano siano assurdi quasi come quelli statunitensi! Battere gli americani è impossibile, parliamo di città chiamate Commercial Point, Hell o Hornytown... E una ricerca veloce mi ha fatto trovare anche queste: Iran, Condom, Intercourse, Loveladies, King of Prussia, l'imbattibile Sweet Home, Swisshome, Accident e la credo poco attraente Boring!

Ok, volevo parlare d'Australia e ho un po' divagato... Comunque, anche gli australiani si sono dati da fare, ecco qui una piccola lista dei primi nomi assurdi che ho incontrato:

-Lake Disappointment (ma almeno un lago c'è? Forse è quella la delusione)
-Bindi Bindi
-Coolangatta
-Kulin
-Roma (ma arrivò fin qui l'Impero?)
-le spiagge di Como
-Dubbo
-Ballina
-Cunnamulla
-Goondiwindi
-Utopia
-Santa Teresa
-e la mia preferita, Peppimenarti

Per ora direi che bastano queste, sono certo che ne scoprirò altre. Già mi vedo a fotografare i cartelli più assurdi... Come questo qui sotto, ridente cittadina ceca dove ho passato davvero degli splendidi momenti!



Ah, che blog intellettuale...

nic

venerdì 18 gennaio 2008

welcome to New Holland

Tranquilli, non ho deciso di cambiare meta, semplicemente "Nuova Olanda" era il nome dato dai primi europei sbarcati nell'Australia Occidentale, o meglio Western Australia, nei primi anni del 1600. Gli olandesi sono andati lontano, ma i loro nomi non sono mai durati nel tempo: da ricordare anche New Amsterdam, nome originario di New York. La nuova Olanda era invece dall'altra parte del mondo, considerata però poco importante per il suo essere arida e inospitale. Colonizzata comunque a forza dagli inglesi (a forza perchè tocco a 10.000 carcerati doversi arrangiare a sopravvivere qui), alla fine del XIX secolo rivelò invece una certa importanza nascosta: l'oro!

I motivi che mi spingono ad approdare qui e non sulla più battuta costa orientale non hanno però a che fare con le miniere, ma sono vari e differenti. Per chi già non lo sapesse, la mia meta iniziale sarà la città di Perth, capitale del WA. E' molto probabile che segua l'esempio di Sergio e che mi sposti subito sull'oceano, precisamente a Cottesloe, sobborgo di Perth. Penso che mi fermerò qui per qualche tempo, magari due o tre mesi, giusto per ambientarmi, cominciare a prendere confidenza con la lingua e fare qualche lavoretto. Arrivando un mese prima dell'inizio dell'estate credo che di occasioni di lavoro ce ne saranno. Il resto si vedrà, non voglio pianificare nulla più di questo proprio perché è questa la natura del viaggio!

La costa orientale dell'Australia, con il Queensland a nord e la più grande barriera corallina o le città di Brisbane e Sydney più a sud, ha sicuramente tanto da offrire e non a caso è la destinazione turistica principale. Il WA però è meno civilizzato, Perth è l'unica grande città occidentale (un milione e mezzo di abitanti qui e 500.000 nel resto dello stato!), è più incontaminato; sono state proprio le foto dei luoghi visitati da Sergio a farmi innamorare di questo posto. Inoltre non mi è mai piaciuto seguire le masse...

Quindi ora siete un pochino più informati su quella che sarà la mia casa per un po'! C'è molto da dire e da approfondire, pubblicherò presto qualche fotografia di Sergio e qualche informazione più dettagliata. Stay tuned!
nic

sabato 12 gennaio 2008

il lavoro rende liberi

E' ora di entrare un po' più all'interno dei meccanismi che regolano i visti e i permessi di lavoro che mi troverò a sfruttare nella mia permanenza in Australia. Tutto gira intorno a un visto chiamato Working Holiday che permette 12 mesi di permanenza e la possibilità di fare qualsiasi lavoro si voglia. A questa pagina (sito del governo australiano) si trovano tutte le informazioni necessarie per sapere come funziona questo visto, quali sono le limitazioni e quali le modalità per richiederlo.

Cercando invece su Wikipedia (solo inglese, quella italiana non ha articoli al riguardo) si trovano informazioni più generali quali anche i vari paesi coinvolti (i primi a proporlo furono l'Australia, il Canada, la Nuova Zelanda ed il Giappone). Il principio è appunto molto semplice: è un permesso di soggiorno che da modo di visitare varie zone del paese (in 12 mesi di tempo ce n'è) e di mantenersi con qualche lavoro saltuario. Non ci sono però limitazioni al numero di mesi di lavoro, tranne un tetto massimo di 6 mesi per datore di lavoro. I criteri da rispettare sono semplici, vi è giusto un limite d'età (tra i 18 e i 30 anni) e poco altro. Inoltre, per quanto riguarda l'Australia, c'è la possibilità di chiederne un secondo se si ha lavorato per almeno tre mesi per un "lavoro stagionale nell'Australia regionale" (traduco un po' letteralmente dall'inglese): proposta allettante se si ha intenzione di prolungare la permanenza... Ma su quest'aspetto mi sono informato ancora poco, intanto pensiamo al primo anno e poi si vedrà!

Altri paesi, come per esempio la Nuova Zelanda, pongono grosse limitazioni al numero di visti concessi e al periodo di partenza: per esempio questo paese garantisce solo 1.000 visti all'anno. Per fare un confronto, pensate che dall'Australia nel 2006 sono partiti ben 30.000 ragazzi verso altri paesi proponenti il Working Holiday Visa. La penuria di forza lavoro australiana invece garantisce accesso abbastanza facile, soprattutto come detto nelle zone regionali, dove la bassa manovalanza è veramente scarsa.

Non mi è chiaro se questo visto esiste anche per chi vuol venire in Italia, una ricerca veloce non ha risolto i miei dubbi... Comunque questa è l'offerta che sfrutterò per emigrare ed è esattamente la strada scoperta e utilizzata da Sergio per la sua permanenza nel WA: onore al pioniere, quindi!

Una volta ottenuto il visto si hanno 12 mesi di tempo per partire, credo quindi che mi muoverò per la richiesta prima o all'inizio dell'estate così da avere un po' di mesi di tempo per sbrigare tutte le pratiche e allo stesso tempo qualche mese oltre il termine dell'anno se cause di forza maggiore dovessero impedirmi di partire quando voglio.

Strano fare tutti questi discorsi come se partissi domani e pensare che ho davanti a me praticamente un anno intero... Ma va bene così, è bello avere un obiettivo preciso: affronterò meglio i problemi quotidiani e quelli più stressanti avendo in mente una meta ben definita!
nic

giovedì 10 gennaio 2008

terra australis incognita

Primo post di questo blog che mi accompagnerà nella preparazione di un viaggio davvero speciale, che è ancora nella fase embrionale, ma che, almeno nella mia testa, prende sempre più corpo. In meno di un mese sono passato dal sogno remoto al pensiero più presente e in meno di una settimana dal "mi piacerebbe, ma chissà se..." al "voglio farlo assolutamente!"

Per ora sono nella fase di raccolta informazioni ed è quindi subito il caso di introdurre una persona che è più di un'ispirazione, più di un caro amico e sicuramente il mio punto di riferimento per l'organizzazione di questo viaggio: Sergio Gustinetti. E' sicuramente grazie a lui e al suo viaggio nel Western Australia se ora io mi ritrovo a desiderare l'emigrazione nell'altro emisfero! Negli ultimi due giorni Sergio è stato la mia fonte principale di informazioni. Ovvio che di racconti ne avessi già sentiti tanti, ma ora le mie domande sono più precise e riguardano soprattutto i "where" e gli "how", i posti da visitare e dove stabilirsi e soprattutto le modalità riguardo visti e permessi di lavoro. Ci sarà modo di approfondire nei post futuri, per ora mi limito a un grazie veramente sentito a Sergio, al suo entusiasmo e al suo supporto incondizionato.

L'altra fonte è la cara vecchia Wikipedia, nella sua versione inglese. A questa pagina si possono trovare tutte le informazioni di base riguardo la storia dell'Australia e le prime colonizzazioni, ma anche notizie sugli stati e l'ordinamento giuridico. Giusto per farsi una base e cominciare a conoscere il luogo.

La partenza non è assolutamente ancora stata fissata, per ora si parla di un remoto "fine anno" che può essere compreso tra settembre e dicembre. E' ancora presto per fare programmi precisi, molto dipende anche dalla laurea che dovrebbe essere a giugno, ma potrebbe slittare a novembre. In ogni caso sarà nel 2008, non ho nessuna intenzione di passare qui un altro inverno!

E con questo concludo. Per ora non so quanto spesso aggiornerò questo blog, intanto è aperto e poi si vedrà. Grazie dell'ascolto!
nic