mercoledì 13 gennaio 2010

da Meningie a Melbourne

Quinta tappa, Melbourne. Altra giornata intensa di guida, ma veramente intensa. 11 ore di guida filate, ora sono sul mio letto a castello in Fitzroy, quartiere a nord est del centro di Melbourne. Questa mattina al risveglio ho avuto una sorpresa: la pioggia! E' caduta più o meno forte per tutto il giorno, accompagnandomi fino alla fine del viaggio.

Partito di buon ora da Meningie, ho dovuto subito impegnarmi bene per strada visto che la pioggia e l'asfalto sconnesso rendevano la guida piuttosto difficile. La prima parte del viaggio mi ha portato lungo la costa e poi verso est, avvicinandomi alla Great Ocean Road. L'unico dettaglio interessante, beh, diciamo curioso, è stata questa aragosta gigante, di cui avevo sentito parlare già da tempo. Per il resto, il panorama non è stato particolarmente vario.

La Great Ocean Road si è rivelanta invece davvero spettacolare, anche se decisamente lunga e impegnativa. Nei miei calcoli non avevo tenuto conto del fatto che i tornanti avrebbero rallentato i tempi, avevo considerato solo il chilometraggio. Credevo che questa strada fosse tutta sulla costa, invece è stata molto varia, riesce a dar l'impressione di essere in luoghi completamente diversi e non collegati fra loro.

La prima parte è effettivamente a bordo dell'oceano, vicina a quei dirupi e a quelle strutture rocciose che l'hanno resa famosa, tra cui il Londo Bridge qui sotto. Una volta era collegato alla terraferma, ma nel 1990 un pezzo è crollato, tra l'altro lasciando dall'altro lato degli allibiti turisti!

Dopo qualche chilometro la strada si sposta più all'interno, entrando in una foresta di eucalipti davvero gigante e salendo e scendendo bruscamente, con tornanti e aperture su splendide vallate. In queste zone c'era anche la nebbia! Veramente strano passare dai 40 gradi di Adelaide alla nebbia ed al fresco di stasera in due giorni.

Infine, nell'ultimo tratto, si ritorna sulla costa, con una strada dal feeling molto italiano: pare di essere a bordo di un lago, con la montagna spiovente e i paesini balneari affollati di turisti.

Sia a causa della pioggia che per via della fretta, non sono riuscito a fare molte foto. In serata sono arrivato a Melbourne, senza un posto dove stare e una vaga idea di dove cercare. In realtà sono stato abbastanza fortunato, perchè ho trovato un ostello con un letto libero al secondo tentativo. Per la macchina invece è un problema, ovviamente una città così grande pone vari limiti tra soste e zone a pagamento. Figuriamoci poi se si aggiunge il fatto che tutto quello che ho è una striminzita cartina della Lonely Planet. Ma ce l'ho comunque fatta. La serata l'ho passata chiacchierando con due svedesi che dividono la camera con me, tra musica, rivalità coi danesi e altre storie. E poi, meritato riposo.

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