giovedì 28 gennaio 2010

concerto e amici

Ieri sera sono stato al concerto dei Fear Factory, riunitisi da qualche tempo con il ritorno di Dino Cazares alla chitarra e soprattutto Gene Hoglan alla batteria, motivo che mi ha spinto ad andare a vederli. Il concerto è stato piacevole, anche se questi giovani australiani pompano troppo sul volume rendendo il tutto un po' cacofonico. Da parte mia non mi posso lamentare, visto che la batteria era decisamente in primo piano, ma la voce era troppo bassa nelle parti melodiche e chitarra e basso un po' impastati. Magari esagero, ma l'effetto finale penalizza una band che tutto sommato strumentalmente se la cava bene facendola sembrare più amatoriale di quanto sia.

Ovvio che con Hoglan dietro le pelli la parte ritmica sia in una botte di ferro, sembrava quasi annoiato mentre suonava le parti veloci, ma tutto sommato poco fantasiose, create anni fa dall'ex batterista del gruppo, Raymond Herrera. L'ho visto decisamente più impegnato invece durante l'esecuzione di due nuovi pezzi, che saranno nell'album in uscita a metà febbraio, che ha composto insieme alla band. Niente di nuovo, ma comunque piacevoli da ascoltare. La foto in apertura l'ho fatta a casaccio, bello poi notare come l'effetto ricavato sia quasi artistico!

Secondo concerto in Australia dopo quello dei Nickelback di novembre, non tante differenze rispetto all'Italia se non che qui c'è un bar che vende birra in bottiglie di vetro: da noi requisiscono persino i tappi delle bottiglie di plastica! Interminabili le attese, per l'inizio del concerto e tra il gruppo spalla e quello principale: visto che il palco era pronto in dieci minuti, mi chiedo se sia solo una mossa per vendere più birra... Tra l'altro il tutto è finito con un'ora di ritardo. Nell'attesa del tram per il centro ho incontrato un australiano che abita fuori città e che mi chiedeva informazioni perché non era un locale: l'ho ovviamente battuto quando gli ho detto che vengo da decisamente più lontano! Abbiamo chiacchierato per una ventina di minuti durante il tragitto, è stato davvero un piacevole incontro. Ovviamente la musica è stata al centro del discorso, ma abbiamo parlato anche delle sue origini inglesi (viene da Liverpool) e l'ho piacevolmente sorpreso citando i Monty Python riguardo alla sua notte da spendere in città in attesa del primo treno del mattino: "Always look on the bright side of life!"

Oggi ho rivisto Kerim e Paolo, tornati dal festival elettronico Rainbow Serpent. Mi ha fatto un gran piacere incontrarli di nuovo, peccato che Kerim sia partito subito per la Tasmania, ma forse ci si rivedrà a inizio marzo. Durante l'attesa dell'autobus per Kerim abbiamo giocato un po' con le fotocamere, con risultati simpatici.



Avevo promesso foto della casa, eccone intanto qualcuna dei dintorni. Quando poi entrerò in camera mia (3 febbraio!) documenterò meglio l'ambiente.

-il mio appartamento è al primo piano, con l'ingresso dall'altro lato. La prima finestra sulla destra sarà quella della mia camera, più a sinistra quella del bagno e della cucina

-la via principale a 50 metri da casa mia, High Street. Sulla destra in alto si vede il cartello (quello con la striscia verde) della fermata 35 del mio tram, esattamente all'imbocco della mia via. Sullo sfondo si intravedono i grattacieli del centro

2 commenti:

  1. Cazzo i FF........e pure con Hoglan!!!
    Mitico nik, anche se il concerto sarà risultato mediocre è un bel colpaccio!!!
    Non sapevo che avevi visto pure i NB a novembre.
    Porc.
    Buono dai.
    Abbraccio.

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  2. Nooooooo i FF ... la prossima volta che vai a un concerto fai un fishio che vengo anche io!!!!

    ;)

    Gvnn

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