martedì 29 luglio 2008

visto!


Finalmente posso scrivere questo post, sognato dal momento in cui creai questo blog a gennaio: ho il visto per l'Australia!! Precisamente il Working Holiday Visa, un anno di permesso di soggiorno assicurato! Ancora una volta, dopo l'invio incredibilmente veloce dell'opuscolo sull'immigrazione, devo fare i complimenti al Governo Australiano: ho compilato il modulo on-line per la richiesta del visto solo ieri sera e oggi nel tardo pomeriggio ho ricevuto la mail di risposta che confermava l'accettazione della richiesta! Meno di 24 ore, non mi sembra male! E io che lo volevo fare per tempo temendo settimane d'attesa...

In ogni caso, ho tempo fino al 29 luglio 2009 per entrare in Australia e attivare questo visto, quindi ho un bel margine di manovra. Certo il desiderio è quello di andarci il prima possibile, cioè a fine novembre. La mail ricevuta non è altro che un riepilogo delle varie clausole che caratterizzano questo visto, fondamentalmente la parte importante è questa:

This is to advise that you have been granted an Electronic Working Holiday Visa, Subclass 417, on 29 July 2008.

E' una frase che ricorderò a lungo! E che rileggerò spesso fino a quando non arriverà il momento della mia partenza. Come dicevo al caro Gandi poco fa, da quando ho deciso di partire mi sento in una sorta di limbo: la decisione c'è, la voglia di partire pure, ma prima di poterlo fare c'è l'università da finire, ci sono mesi di attesa. E quindi una piccola cosa come il visto, che è sì fondamentale e importante, ma che è appunto poco più di un modulo da compilare, riempie di emozione perché ti avvicina almeno psicologicamente alla partenza!

Posso quasi sentire il vecchio Ben che mi dice: "You've taken your first step into a larger world."

domenica 20 luglio 2008

portatile australe

Questo è il primo post scritto col portatile che mi porterò in terra australe! Sono un po' lento coi tasti per via di qualche piccola differenza, ma mi abituerò... Più che una celebrazione per il nuovo acquisto, queste righe sono un tributo al mio povero Sony VAIO che per 5 anni ha fatto il suo dovere e spero continui a farlo ancora per un po'!

Proprio di recente ho sentito parlar male dei Sony come il mio, ma nel mio caso non ho proprio lamentele da sollevare, anzi! In 5 anni l'unico problema avuto è stata qualche difficoltà nel leggere l'hard disk all'avvio dopo che l'avevo spostato dalla sua sede (per esempio per portarlo al cinema); al secondo tentativo, e dopo qualche piccola scossa, l'avvio andava sempre liscio! Il Sony è stato il mio primo portatile, preso grazie all'opulenza economica concessa dal mio primo lavoro vero e cioè il proiezionismo al cinema.

Visto che con quel portatile non ci sono problemi, potreste chiedervi il perché di un nuovo acquisto: è presto detto! Circa due anni fa, credo, stavo rispondendo ad una mail americana di Sergio quando ho inavvertitamente versato del limoncello sulla tastiera del VAIO! E non un limoncello qualsiasi, ma il Limoncello della Nonna, due volte più alcolico e sicuramente ben più corrosivo! Nonostante il mio successivo intervento di pulizia, un terzo della tastiera ormai non risponde più ad alcun comando e il mio Sony da portatile è diventato un desktop da usare con tastiera separata.

Non avendo bisogno di una maggiore potenza di calcolo, né di particolari accessori, ho cercato di stare sul più economico possibile e grazie al buon fratello Mattia penso d'aver fatto un buon affare: sotto le mie mani ho un Acer con caratteristiche sicuramente da entry level, ma acquistato per 350 euri! Trattasi di promozione del supermercato IPER di sabato scorso, erano 100 pezzi che penso siano finiti in un'oretta, visto che all'apertura eravamo già una quarantina.

Ero un po' dubbioso riguardo al portarmi un pc in Australia, più che altro per un motivo pratico riguardante il primo periodo che sicuramente trascorrerò in ostello. Non che sia un covo di malviventi o simili, ma comunque dovrò fare molta attenzione perché i furti in un luogo così frequentato non sono rarissimi... Ma andare a mani vuote (soprattutto senza potermi portare un po' di mp3 e qualche film o serie) mi dispiaceva parecchio e quindi, vista la modica spesa, eccomi con un portatile nuovo fiammante!


La foto è una sorta di passaggio del testimone, anche se conto di utilizzare ancora il Sony finché sarò in Italia.

venerdì 18 luglio 2008

pensieri...

Questo sarà un post più riflessivo, un tentativo di mettere su schermo i pensieri che avevo ieri notte prima di prender sonno (operazione non troppo difficile grazie alla grappa di Ale; grande!). Come mio solito mi ritrovo con tanto da fare in pochi mesi: gli ultimi esami, la tesi, la preparazione al viaggio... Proprio non mi riesce di sfruttare il tempo a disposizione, devo sempre ridurmi all'ultimo sperando che non ci siano intoppi a ritardare il tutto! Ma tant'è, in questo modo non rimane tanto spazio per le riflessioni e così non sono infrequenti dei momenti di lucidità in cui realizzo che tra non troppi mesi sarò quasi dall'altra parte della terra rispetto a Bergamo.

Se, per ora, queste riflessioni più che altro mi stupiscono, ma non mi creano ansia (ma non mi illudo, più si avvicinerà la partenza, più salirà il panico), devo dire che l'idea della lontanza dalla famiglia e dai parenti già mi rattrista. E soprattutto è l'idea di dovermi separare dai nipoti che mi ferisce di più!

Come molti di voi già sanno, sono un felicissimo zio di ben quattro nipoti, due maschi e due femmine. E se le bimbe sono arrivate da poco, con Tommaso e soprattutto con Riccardo ho già un rapporto che sarà triste interrompere. Richi è qui da me un giorno si e uno no, quindi c'è stato modo di legare e di passare tanto tempo insieme; mi consola pensare che a settembre inizierà l'asilo e avrà ben altro a cui pensare! Ecco una sua foto recentissima in una posa veramente rock!


In alto il nostro saluto!

Tommy ha iniziato da poco a sentirsi a suo agio coi nonni e con me, e anche se ci si vede meno frequentemente è sempre divertente giocare con lui (o più che altro accompagnarlo nel suo vagabondare continuo per casa, non sta mai fermo!) anche perché ha la risata più bella che abbia mai sentito in un bambino!
Non so, ovviamente mi spiace lasciare anche famiglia, fratelli e amici, ma una persona adulta capisce (forse...) cosa sto facendo e perché mi allontano dall'Italia, ma allontanarmi dai nipoti la sento quasi come una colpa! Ma devo seguire la mia strada. Per fortuna chiamare dall'Australia verso l'Italia non costa molto, anzi; e poi c'è Skype, almeno i miei nipoti non dimenticheranno la faccia del loro zio australiano!

giovedì 10 luglio 2008

traffico a destra con guida a sinistra o traffico a sinistra con guida a destra?


Come vi sarà ormai chiaro, buona parte dei post di questo blog si occupano di curiosità varie, la maggior parte delle quali abbastanza inutili, in effetti... Ma le curiosità mi stuzzicano, e così anche questa volta sono andato ad indagare un argomento che da un po' di tempo volevo approfondire e cioé il motivo per cui in alcuni paesi si guidi a destra e in altri a sinistra.

Magari è cosa risaputa, ma io ho sempre ignorato il perché di tale scelta, o meglio del perché non ci sia stata una scelta comune. E così informandomi un po' ho trovato varie spiegazioni che mi hanno chiarito un po' le idee, ma che non cambiano il fatto che quando mi ritroverò a guidare in Australia sicuramente mi sentirò un tantino a disagio! Ma andiamo con ordine.

Quando, invece che su quattro ruote, ci si spostava su quattro zampe (quelle del cavallo se non fosse chiaro...) era tradizione tenere la sinistra e questo perché la maggior parte delle persone non è mancina e quindi tendeva a tener le redini con la sinistra così da aver la mano destra libera per offrirla in saluto a chi si incontrava o per difendersi con la spada. Oppure mi è venuto in mente che era così anche nelle fiere o giostre, gli scontri a cavallo con le lance da cavaliere che venivano ovviamente tenute con la destra (visto il peso e visto lo sforzo da fare per disarcionare l'avversario): anche lì il "traffico" passava alla tua destra.

Ci sono però testimonianze controverse, con strade del periodo romano che in Inghilterra mostrano che in quei luoghi si tenesse la sinistra (carri che andavano a prendere pietre al deposito e che quindi all'andata lasciavano solchi meno profondi essendo vuoti), mentre in altre rovine romane paiono indicare il contrario. Comunque fino al XVIII secolo la guida a sinistra era la più diffusa. Un cambiamento da guida a sinistra a guida a destra è avvenuto negli Stati Uniti: in quelle terre desolate i carri da trasporto erano più grandi e soprattutto senza un posto per far sedere il guidatore. Questi quindi sedeva sull'ultimo cavallo a sinistra, con alle spalle il convoglio, tenendo la grande frusta con la mano destra; inoltre stando a sinistra, preferiva tenere la destra col carro, potendo così valutare bene gli spazi quando si trovava a incrociare un altro convoglio.

In Inghilterra invece, i carri erano più piccoli e soprattutto provvisti di sedili sulla parte anteriore. Il guidatore si sedeva in questo caso al margine destro del carro, così da non far impigliare la frusta nel carico alle sue spalle. E per vedere bene il traffico in arrivo doveva quindi tenere la sinistra. Semplice, no? Come al solito mi baso sulla buona vecchia Wikipedia, ma in altri siti ho trovato solo informazioni parziali e spesso incomplete, oppure origini date per certe che in Wiki vengono efficacemente smontate come semplici miti (come quella che vede Napoleone cambiare il traffico da guida a sinistra a destra nei paesi conquistati solo perché così facevano gli odiati inglesi) e quindi posso solo fidarmi di questa fonte. La spiegazione però mi pare efficace, o per lo mento interessante!

L'arrivo dei primi veicoli a motore non ha cambiato di molto le cose, anche perché i primi mezzi avevano guida centrale, mentre in seguito i vari costruttori facevano un po' quel che volevano: alcuni preferivano mettere il guidatore dalla parte del traffico per vedere meglio le altre macchine in arrivo, altri invece si preoccupavano di più di far notare al conducente i vari ostacoli a lato della strada. Inutile dire che la prima scelta è quella che è arrivata a noi...

Ovviamente le varie colonie inglesi hanno mantenuto la regola della guida a sinistra, solo alcune di quelle africane (e ovviamente Canada e Stati Uniti) hanno poi deciso di cambiare adattandosi alle regole dei paesi confinanti. In Europa l'ultima nazione a cambiare da guida a sinistra a guida a destra è stata la Svezia. Incredibile il cambiamento, avvenuto il 3 settembre 1967: alle 4:50 del mattino i pochi veicoli che avevano il permesso di circolare si sono dovuti fermare e lentamente hanno cambiato corsia, poi dalle 5:00 si è passati alla nuova regola! La foto è abbastanza chiara... Follia pura! Se volete approfondire, andate qui.


Mi ha anche stupito sapere che in Italia c'è stata per parecchio una "doppia regola", con guida a destra che ha preso sempre più piede, ma non nelle città dov'è rimasta a sinistra. Milano è stata l'ultima a cambiare addirittura nel 1926.

Ormai per molti paesi sarebbe impossibile cambiare, o comunque sarebbe troppo oneroso finanziariamente. In effetti in molti casi i paesi che hanno guida a sinistra (per la cronaca, il 34% della popolazione mondiale guida a sinistra) si trovano su isole e quindi non hanno problemi ai confini. Unico caso di paese con guida a sinistra e che confina quasi completamente con paesi dalla regola opposta è la Thailandia.

Infine, non ci sono dati chiari che dimostrino come la guida da un lato sia più sicura che da un altro. I primi dati dopo un cambiamento di regola vedono sempre un calo degli incidenti, ma solo perché si sta più attenti nel periodo d'adattamento. C'è una teoria però che prende in considerazione il fatto che la maggior parte delle persone non vede allo stesso modo dai due occhi, ma spesso vede meglio dal destro; e quindi dover fare un sorpasso spostandosi da sinistra verso destra sarebbe più sicuro, guardando specchietto e traffico in arrivo prevalentemente con l'occhio destro. Certo è che se io lo farò tentando di sorpassare un road train da cinquanta metri, forse la sicurezza guadagnata sarà relativa...

Musica: Grip Inc. "Solidify"

sabato 5 luglio 2008

stand up for rock n' roll


Dopo essermi lasciato alle spalle 150 anni di letteratura tedesca e aver finalmente constatato il ritorno della linea telefonica, eccomi tornato a scrivere sul mio blog! E' stato davvero frustrante passare un mese a cercare connessioni qua e là, tra il 56k del cinema o i pc della biblioteca in Università. Anche se forse un po' m'ha fatto bene, si diventa facilmente Internet-dipendenti e staccare ogni tanto può probabilmente giovare alla salute.

Ma tant'é, ora sono tornato in pista e comincio subito con lo spendere qualche riga per i grandi Airbourne, visti a Bologna lo scorso weekend durante il festival Gods of Metal. I quattro australiani hanno suonato in pieno pomeriggio, sotto un sole che sicuramente li avrà fatti sentire a casa: il caldo era tremendo! Vista la posizione in scaletta, hanno avuto solo una mezzoretta per infiammare il pubblico, ma per quanto mi riguarda ci sono riusciti eccome! I pareri che ho colto in giro sono discordanti, ovviamente poi è questione di gusti. Unico neo oggettivo è la tenuta del cantante: all'ultimo pezzo proprio non ce la faceva più, ma secondo me è scusabile vista la giovane età e visto anche che non si è proprio risparmiato.


Certo c'è anche da dire che sono poco più di una coverband dei conterranei AC/DC, ma detto questo, la qualità c'è, la simpatia e la carica rock and roll pure, quindi come fare a non esaltarsi?! Inoltre quel folle del cantante si è arrampicato sulle impalcature del palco fino in cima alle luci (10 metri ci stanno tutti, forse di più!) per poi mettersi gambe a penzoloni e fare un assolo! Ovviamente senza alcuna protezione... Qui trovate un filmato di quel momento. Bravi bravi, insomma, mi son pentito di non essermi fatto prestare la bandiera australiana da Sergio! Ma la folla li ha acclamati a dovere, credo siano rimasti soddisfatti della risposta del pubblico.

Musica: Disturbed "Indestructible"