sabato 13 settembre 2008

dalla Cina con furore!


Cari amici, la mia assenza da due settimane a questa parte è dovuta a impegni universitari, soprattutto alla frequentazione di un corso di alfabetizzazione di lingua...cinese! Eh si, visto che tanto col tedesco non ho alcun tipo di problema, perché non imbarcarci in quest'altra avventura? Beh, in realtà il corso di cinese vero e proprio è di un solo semestre, per trenta ore di lezione. Peccato che per ottenere i cinque crediti corrispondenti debba anche seguire il corso propedeutico di settantacinque ore in tre settimane...

Ma tant'è, questa lingua mi affascinava (o meglio, i suoi caratteri; vedi sopra) e così ho deciso di buttarmi. Lo studio del cinese è difficoltoso, ma non pare insormontabile come si potrebbe pensare. La fonetica è astrusa, la lingua ruota tutta intorno a quattro toni diversi che cambiano il significato a parole per il resto identiche; i caratteri sono veri e propri disegni, a volte anche complessi, che si devono saper disegnare e ovviamente anche riconoscere; per farvi un esempio, per poter leggere un giornale bisogna conoscere qualcosa di più di 2500 caratteri. Al termine dei primi due semestri, il bagaglio di caratteri sarà intorno ai 750, mentre io che ne seguo solo uno quindi credo potrei arrivare ad un 300 scarso, visto che inizialmente ci si concentra più sulla lingua parlata.

In ogni caso, seguire lezione mattina e sera in maniera intensiva mi porta via abbastanza tempo, da cui il mio latitare sul blog (e con le e-mail, sorry Ele!), ma l'Australia mi accompagna grazie all'ottimo "A fortunate life" (vedi post precedente) che mi ha davvero coinvolto! Ho scoperto che non è mai stato tradotto in italiano (perché la storia di uno sfortunatissimo australiano campagnolo del primo '900 non interessi un lettore del Belpaese, proprio non lo capisco...) e così mi ero pure cimentato in un tentativo di traduzione amatoriale, scoprendo quanto sia un lavoro difficile, ma di soddisfazione. Se troverò ritagli di tempo qua e là prossimamente, cercherò di potarlo avanti, più come esercizio personale che come progetto utile a qualcosa, in effetti.

Comunque, quando avrò un po' di tregua dal cinese, prometto nuovi aggiornamenti!