martedì 2 marzo 2010

no junk mail!

Sdraiato a letto, tazza dissetante di tè caldo, in pigiama più felpa perché fa freschino (fuori ci sono 17 gradi), mi sa che l'estate è agli sgoccioli. Mi sto proprio godendo questo momento di relax, ma andiamo con ordine.

"Attento a ciò che desideri, potresti ottenerlo", diceva qualcuno. Ho scritto post su post lamentandomi di non avere lavoro ed ora mi ritrovo a dovermi giostrare con gli orari per riuscire a far tutto quello che mi viene richiesto! Finalmente ieri mi hanno chiamato per il volantinaggio, con una buona settimana di ritardo su quanto inizialmente preventivato. Inoltre tutti i 10 mila volantini sono da fare entro lunedì 8, giorno in cui parte l'offerta sponsorizzata dalla pubblicità. Al chiosco mi avevano garantito i due giorni del weekend, dalle 10 e 30 alle 18, lasciando in sospeso un probabile giorno durante la settimana; ieri mi hanno poi chiamato per lavorare domani e dopo dalle 11 fino a ora incerta, si decide in base a come procede la giornata.

Questo quindi significa che non potrò consegnare tutti i volantini come avrei voluto, ma va bene così, in fondo al chiosco prendo di più faticando meno. Proprio a proposito di fatica, avendo quindi qualche giorno disponibile per volantinare, c'ho dato dentro alla grande. Ieri ho avuto solo quattro ore di tempo, visto che poi avevo il corso di african drumming (ne parlo in seguito). In quelle ore ho consegnato 900 volantini, creandomi finalmente un riferimento visto che non avevo veramente idea di quanto tempo questo lavoro avrebbe impiegato.

Oggi gli ho dedicato tutto il giorno ed ora sono veramente stremato. Stamattina l'area in cui ho consegnato le pubblicità era veramente odiosa: una zona residenziale con singole case giganti e grandi prati, il che ha significato sgambettare per gran poco; vedendo che mi rimanevano ancora un sacco di volantini ho iniziato a consegnare pure di corsa, arrivando a racimolare 700 miseri volantini in quattro ore. Nel pomeriggio invece sono tornato nelle zone vicino a casa mia, con begli appartamenti e cassette della posta in gruppo: sei, otto, dieci, anche sedici! Quando le vedevo ero felice come un bambino! Ho finito alle 19 e 30 collezionando un 2100 volantini consegnati per tutta la giornata: soddisfatto, ma con qualche problema di deambulazione...

Ottimo esercizio per le gambe, comunque, ma soprattutto ottimo per le entrate economiche: non solo il gommista mi ha alzato la paga da 50 a 60 dollari ogni mille volantini consegnati, ma m'ha anche detto che se riesco a consegnarne almeno 5000 mi regala una card con 100 dollari da spendere in vari posti, tra cui il mio supermercato! Contando che non faccio mai grandi spese e, la volta che ho speso tanto sono stato sui trenta dollari, significa che mi posso veramente fare tre spesone grasse gratis! Voglio assolutamente quella card e direi che sono a buon punto con 3000 già raggiunti, un venerdì tutto libero e, se finisco presto al chiosco, anche mercoledì e giovedì per farne qualche centinaio. Il titolo della mail si rifà ad un adesivo che si trova su almeno la metà delle cassette della posta. In teoria penso che anche il mio volantino, come ogni pubblicità, sia junk mail (cioè posta spazzatura), ma il gommista m'ha detto di andar tranquillo che al massimo la gente si lamenterà con lui. Meglio così, altrimenti sarei a mille volantini consegnati, altro che tremila!!

Mi rendo conto inoltre che prima di iniziare a lavorare pensavo alle cose che avrei voluto fare e per cui mi spiaceva non avere i soldi, mentre ora che guadagno qualcosa mi faccio più problemi a spendere. In ogni caso, avere un primo assegno da 120 dollari da depositare nello zaino e la card in mente mi ha dato la carica per affrontare il lungo pomeriggio. Beh, ora vediamo come procede al chiosco, inoltre spero mi chiamino ancora i greci, così in una settimana potrei veramente raccogliere un bel po' di soldi.

Ieri sera, come detto, ho iniziato il corso di african drumming: veramente divertente! Ray Pereira, musicista professionista che organizza queste lezioni, ha passato un po' di tempo con noi, ma, come annunciato già in precedenza, ha lasciato il posto di insegnate per il corso principianti ad un suo allievo, Kanchana (accento sulla prima 'a'), un ragazzo dello....Sri Lanka! E' inutile, sono circondato da asiatici qualsiasi cosa faccia. Ma mi fa molto piacere, visto che anche lui si è rivelato molto simpatico, inoltre vive in Australia da molto tempo, tanto da aver perso l'accento cingalese. All'inizio eravamo solo in sei, per una mezzora Kanchana ci ha spiegato le basi del djembe, una percussione originaria dell'Africa occidentale oggi diffusa ovunque e ci ha insegnato le tre note, i tre modi di colpire la pelle: basso, tono e slap, questi ultimi due molto simili come esecuzione, ma dal suono molto diverso. E' la cosa più difficile da imparare e viene col tempo, io ancora non ho capito come devo fare! Ci arriverò pian piano.

Kanchana che ci mostra un ritmo

In seguito è arrivata una decina di altre persone che già avevano seguito qualche corso o qualche lezione in passato. Insieme abbiamo imparato un nuovo ritmo, con Kanchana che dava il via e chiudeva e noi che entravamo tutti insieme, con metà del gruppo che suonava una certa parte e l'altra metà un'altra. Veramente bello sentire l'insieme ed esserne parte! In alcuni momenti ho chiuso gli occhi per concentrarmi meglio sul ritmo (talvolta guardare gli altri che suonano parti diverse può distrarre) e l'effetto è proprio esaltante, ho liberato la mente dopo le ore di volantinaggio ed il tempo della lezione mi è proprio volato.

screenshot da un video che ho fatto per ricordare il ritmo, il braccio sulla sinistra è il mio

Il mio background batteristico mi ha sia aiutato che messo in difficoltà. Aiutato perché il senso del ritmo ce l'ho ed anche un minimo di coordinazione. Col djembe si gioca molto di levare, inoltre la base a cui si fa riferimento non è il 4/4, ma il cosiddetto "bell": non riesco a renderlo a parole, ascoltate il suono delle bacchette all'inizio di questa canzone di Jack Johnson, quello è il bell. L'intro di ogni pezzo è suonato dal solista e si basa sul bell, serve a dare l'avvio a tutti gli altri, che non entrano all'1 del 4/4, ma prima. Insomma, a parole, viste anche le mie scarse conoscenze musicali, mi viene difficile da spiegare, è molto più semplice da fare. Tra l'altro leggevo che a livello professionistico certi ritmi non sono scritti perché non trasportabili su pagina col modo occidentale di scrivere musica!

Tornando alla batteria, mi sono reso conto di come l'uso delle braccia e delle mani sia proprio opposto con il djembe: suonando la batteria si deve muovere molto il polso e poco il braccio, con questa percussione invece è proprio l'opposto. Quindi all'inizio mi dovevo proprio forzare per tenere il polso fermo e muovere invece tutto il braccio! Bell'esperienza comunque, adesso devo aspettare due settimane perché qui l'8 marzo è festa del lavoro, quindi si salta lezione. Peccato, ho proprio voglia di picchiare sulle pelli!

2 commenti:

  1. Sono felice,imparerai a suonare i bonghi senza uccidermi l'Africa ;non vedo l'ora di venire a sentirti al Parco Sempione.
    però non cominciare a vestirti come un rasta

    LO ZIO

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  2. Parco Sempione
    Verde e marrone
    dentro la mia città
    metto su il vibro
    leggo un bel libro
    cerco un po’ di relax
    all’improvviso
    senza preavviso
    si sente un pim pam pum
    un fricchettone
    forse drogato
    suona e non smette più (bonghi)

    questo fatto mi turba
    perchè suona di merda
    non ha il senso del ritmo
    e non leggo più il libro
    quasi quasi mi alzo
    vado a chiedergli perchè
    ha deciso che, cazzo,
    proprio oggi
    niente lo fermerà.

    non siamo mica in Africa
    porti i capelli lunghi
    ma devi fare pratica
    sei sempre fuori tempo
    così mi uccidi l’Africa
    che avrà pure tanti problemi
    ma di sicuro non quello del ritmo

    “Dai barbon, cerca de sona mej,
    che son dree a fà balla i pe!
    Anca se gh’hoo vottant’ann,
    voo giò in ballera con la mia miee.
    Ohè, che dò ball,
    te me s’ceppet l’oreggia,
    ti, i to sciavatt e i bònghi!”

    Caro signore
    sa che le dico
    questa è la libertà
    sono drogato
    suono sbagliato
    anche se a lei non va

    non vado a tempo
    lo so da tempo
    non è una novità
    io me ne fotto
    cucco di brutto
    grazie al mio pim pum pam (bonghi)

    Questa cosa mi turba
    e mi sento di merda
    quasi quasi mi siedo
    ed ascolto un po’ meglio
    forse forse mi sbaglio
    forse ho preso un abbaglio
    forse forse un bel cazzo
    fai cagare
    questa è la verità

    Ora ti sfondo i bonghi
    per vendicare l’Africa
    quella che cucinava
    l’esploratore in pentola
    ti vesti come un rasta,
    ma questo no, non basta
    sarai pure senza problemi
    ma di sicuro c’hai quello del ritmo

    “Oè! Te tiri ona pesciada in del cuu!
    Va a ciappà i ratt’!
    Te pòdet vend dòma el tò ciccolatt!”

    Ecco spiegato
    cosa succede
    in tutte le città
    Io suono i bonghi
    tu me li sfondi
    di questo passo
    dove si finirà?

    Ecco perchè qualcuno
    pensa che sia più pratico
    radere al suolo un bosco
    considerato inutlie
    roba di questo tipo
    non si è mai vista in Africa
    che avrà pure tanti problemi
    ma di sicuro non quello dei boschi

    Vorrei suonare i bonghi
    come se fossi in Africa
    sotto la quercia nana
    in zona Porta Genova
    sedicimila firme
    niente cibo per Rocco Tanica
    ma quel bosco l’hanno rasato
    mentre la gente era via per il ponte

    Se ne sono sbattuti il cazzo
    ora tirano su un palazzo
    han distrutto il bosco di Gioia
    QUESTI GRANDISSIMI FIGLI DI TROIA!!

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