mercoledì 28 aprile 2010

le profezie di Misterione, prima puntata

La lettura delle prime edizioni de Il Globo continua a regalare spunti interessanti! Oggi mi sono imbattuto in un articolo in prima pagina che mi ha lasciato senza parole. Il numero su cui è pubblicato è dei primi giorni di marzo del 1969 (allora Il Globo era ancora un settimanale), ho quindi pensato che fosse un pesce d'aprile in anticipo, ma sui numeri delle settimane seguenti non s'è più fatto cenno alla storia raccontata. Ma l'ilarità del testo è troppa anche per gli anni '60, suppongo quindi sia stato uno scherzo della redazione e che nessuno ci abbia creduto seriamente.

La notizia che viene riportata è la scoperta di un manoscritto del 1582, ritrovato nelle rovine dell'antico convento basiliano di Polistena, una piccola cittadina della provincia di Reggio Calabria, raso al suolo dal "flagello del 1783", un devastante terremoto che interessò tutto il sud Italia. Facendo qualche ricerca ho scoperto che in Calabria esisterebbe tuttora una superstizione secondo cui le estati molto calde (come quella dell'anno precedente il flagello, il 1782) precederebbero i terremoti.

Il contenuto clamoroso di questo manoscritto è una preveggenza di incredibile precisione, ad opera di uno sconosciuto monaco, di nome Misterione! Inutile dire che le ricerche di cui sopra non hanno portato ad alcun risultato riguardo sia la preveggenza che il nome (geniale) di questo monaco. Tale Misterione aveva previsto lo sbarco sulla Luna ad opera di tre astronauti americani con ben 400 anni di anticipo! E' piuttosto curioso però che questo manoscritto sia venuto alla luce solo quattro mesi prima del vero e proprio sbarco dell'Apollo 11...

In ogni caso, spazio alle parole di Misterione!

"Seculo de la luna sirà nomato quello et auuerrà insù alla fine de lo anno bismillesimo de la era crisiana. Et li primeri huomini che alla luna adiungeranno sirano tres huomini de lo novo continente, buscato da messer Colombo novanta anni or sonvi et itinere faranno verso la luna ne lo tempo sacro di Natale et sirà quello el primero Natale lunatico."

Ok, in effetti si fa riferimento al Natale, mentre Armstrong e compagni sono sbarcati a luglio. Ma Misterione ha anche parole premonitrici sugli usi e costumi dei giovani del '900! Prima attacca i ragazzi dai capelli lunghi:

"Et haurassi abbondevol copia di homini giovini che li capelli usque alli pedi poraranno o trezza assai longa, fino at assembrare selvaggiosi ed raminghi come li antichi romei, per lo chè essi hauer douarebbero cento tratti di corda cadauno per omne capillo de la testa, ouuero anni tres di relegatione ne la insula di Sardinia, infra li nuraghi."

Poi ne ha anche per le ragazze e per i loro vestitini post-rivoluzione sessuale:

"Et le femine, pulzelle grande licenziosità et nudità ne lo vestimento hauranno perlochè ne lo Polo frigiorioso esse devariano essere mandate et colà bramar vestimento et non hauerlo, et piagner de frigore et nidutate per secula seculorum."

Ma il meglio arriva alla fine, quando si ritorna alla preveggenza lunare, con delle metafore da applausi:

"Io veggio huomini iscapar navigando diritto come fulgure verso lo cielo de le stelle fisse, auuerossia verso la luna et ponere pede su quella grande frittata d'argento che naviga ne lo padellon del cielo."

Grande Misterione!

Il Globo mi ha regalato altre sorprese ed altre preveggenze sulla vita negli anni 2000, questa volta sicuramente senza ironia, seppur con parecchia ingenuità, quindi rimanete sintonizzati perché la rubrica "le profezie di Misterione" rimarrà a farci compagnia per un po'!

1 commento:

  1. Eccezziunale veramente!
    Chiaramente una fiaba clamorosa però... voglio anch'io credere a Misterione! Non dice nulla su come risolvere l'annoso problema dei peli nel naso?
    g.

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