martedì 8 dicembre 2009

da Perth a Geraldton

Prima tappa del viaggio: Geraldton. Sono quasi le sei e mezzo e sono da poco entrato in camera. Se riesco pubblico queste righe tra poco, purtroppo la connessione qui in ostello è out e così m'hanno consigliato di andare in biblioteca dove c'è una wifi libera, ma temo che sia già chiusa. Altrimenti pubblicherò domani.

Il viaggio è andato bene, tra una commissione e l'altra sono partito alle 11, non certo di prima mattina, ma sapevo che la strada per Geraldton non era eccessiva, all'incirca 500 chilometri. Come previsto, poco dopo aver lasciato Perth mi sono trovato in mezzo al nulla, cosa che è continuata fino a pochi minuti fa!. Credo che qui nell'Australia Occidentale sia più o meno la regola. Se c'è un che di affascinante in questo, mi rendo conto che l'effetto che ha su di me è di una sorta di soffocamento. Spazi aperti sterminati che però mi mettono un po' d'angoscia! Lo so, sono strano.

Per quasi tutto il tragitto ho seguito la 1, Brand Highway, ovviamente verso nord, facendo una deviazione verso Cervantes e i suoi vicini pinnacles, un piccolo deserto ripieno di queste pietre cilindriche di oscura origine. C'è un tragitto di quattro chilometri all'interno del parco, affascinante anche per il colore senape chiaro del deserto.

Tornato sulla Brand mi sono ricordato che non avevo ancora sperimentato l'acceleratore automatico della Mitsu, aggeggio che si è rivelato veramente comodo vista la lunghezza del viaggio ed il quasi perenne limite di 110 all'ora. Di road train ne ho visti tanti, ma grazie alle doppie corsie che si presentano ogni tanto permettendo sorpassi non sono stati un problema, anche perché comunque non vanno poi così piano.

C'è stato però un momento del viaggio che mi ha messo in tensione: ad un certo puno ad un centinaio di metri davanti a me è sbucato un emù che ha attraversato la strada correndo verso la vegetazione al di là della corsia opposta. E' successo tutto così velocemente che quando ho realizzato cos'era successo l'emù era già svanito. La prima cosa che mi ha impressionato è stata la grandezza dell'uccello, non tanto più piccolo di uno struzzo. Da quel momento in poi mi sono reso conto di essere teso, continuavo a guardare il bordo della mia corsia, con la vegetazione fitta a due o tre metri di distanza. Purtroppo non c'è molto da fare, se un canguro od un emù si buttano sulla strada proprio mentre si passa con l'auto non ci sono riflessi che tengano. Inoltre è molto pericoloso cercare di evitarli visto che queste strade sono a doppio senso e, nonostante il traffico non sia affatto intenso, la sfiga potrebbe mettersi in mezzo e far arrivare un road train proprio in quel momento.

L'unica cosa da fare è accettare il rischio, comunque remoto, che un incidente del genere possa succedere; andare a 50 all'ora non sarebbe possibile, sia perché si impiegherebbero giorni per fare le centinaia di chilometri tra una città e l'altra, sia per il traffico che segue. Quindi pace, si impostano i 110 all'ora e via, se poi succede qualche imprevisto ci si penserà al momento.

Purtroppo la macchina fotografica mi si è scaricata a metà viaggio, anche se fare le foto mentre si guida non è il massimo (per la sicurezza e la qualità). Domani si verdrà, la meta principale è Exmouth con la sua barriera corallina protetta, qui però mi consigliano anche Coral Bay (e il nome promette bene...). Probabilmente la tappa di domani sarà Carnarvon, per uno o più giorni. Intanto mi do al riposo.

Piccola aggiunta del martedì mattina. Nell'attesa dell'apertura della libreria (wifi libera) ho visitato la chiesa adiacente, a quanto pare abbastanza famosa nei dintorni: trattasi della Cattedrale di san Francis Xavier, realizzata dal Monsignore e architetto John Hawes. La visita si è rivelata interessante, con un misto di sensazioni che variavano dalla familiarità e l'impressione forte di essere a casa (che proprio non mi aspettavo) ed l'esotismo degli interni con delle pareti a fasce di diverso colore.

Sono quasi le 10, è ora di tornare in strada. A presto con nuovi aggiornamenti!

6 commenti:

  1. Sia lodato il Cruise Control! :)

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  2. Sempre avanti, sempre avanti...ed entra a gamba tesa!

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  3. ....ma l'assicurazione dell'auto comprende anche danni provocati da animali in attraversamento??.....Go ahead bro!!

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  4. ti ho mai raccontato la storia dei casuari sulle strade australiane ?
    se no vale la pena che te la tramandi.
    Fatte sente
    ZIO

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  5. Dio benedica anche l'aria condizionata! Per quanto riguarda i "road kill", l'investimento accidentale di animali, no, non c'e' assicurazione che lo copra, purtroppo! Mentre, caro zio, non conosco l'aneddoto dei casuari! Racconta, racconta!

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