mercoledì 6 febbraio 2008

aussie movies #2: Mad Max

Come promesso, eccomi a parlare della trilogia di Mad Max, tre film d'azione girati nei deserti australiani che ricordo con affetto perché visti più e più volte nella mia infanzia. Ed è stato divertente rivederli ora, a qualche anno di distanza dall'ultima volta. Non arrivo a paragonarli (come affetto intendo) alla trilogia di Star Wars o a quella di Back to the future, ma le mitiche "V8 supercarburate per inseguimenti d'emergenza" avranno sempre un posto nel mio cuore!

Mad Max (Interceptor) 1979


Il primo Mad Max è ambientato in un futuro prossimo, con gang motorizzate che controllano le strade e una società praticamente inesistente (o almeno nel film non viene molto rappresentata). Dalla parte dei buoni un gruppo di poliziotti che non si fa troppi problemi a ricorrere alla forza bruta. Tra i migliori c'è "Mad" Max Rockatansky, interpretato da un giovane Mel Gibson. Auto, moto, inseguimenti, violenza... Un classico. Memorabile l'inseguimento d'apertura. Per vent'anni è stato il più grande successo se paragonato al suo costo: 400.000 dollari per realizzarlo e 100 milioni di dollari d'incasso! Per la cronaca, è stato battuto nel '99 da The Blair Witch Project.

Mad Max 2 (Interceptor, Il guerriero della strada) 1981



Con il secondo Mad Max le atmosfere cambiano un po', ci si ritrova in una specie di Medioevo futuro che ha poi fatto tendenza influenzando le atmosfere post-atomiche di Ken il guerriero, tra gli altri. La storia è meno originale, ma comunque a mio parere ancora appassionante. Ora ci si batte solo per il petrolio e Max, rimasto solo, aiuta una piccola comunità a sfuggire agli attacchi del perfido e ahimé ridicolissimo Lord Humungus. Il paesaggio australiano è ora solo quello desertico, non si vede né acqua né verde! Un elemento in comune a questi primi due film è la secondo me veramente mediocre e insistente colonna sonora realizzata da Brian May (non metto nemmeno il link, dovete sapere chi è)!

Mad Max beyond Thunderdome (Mad Max oltre la sfera del tuono) 1985



Il terzo e per ora ultimo episodio (si vocifera da anni di un quarto Mad Max e dopo che perfino Harrison Ford ha vestito di nuovo i panni di Indiana Jones, penso che si possa sperare) vede il nostro affezionato arrivare alla città di Barteltown, governata da una regina interpretata da Tina Turner. L'atmosfera è sempre bella e suggestiva, ma è però la storia in sè a essere un po' debole: un Mad Max sedentario che non è dietro ad un volante che senso ha? Si rifà però nel finale con un inseguimento con mezzi off-road davvero belli. Forse più fumettoso rispetto agli altri due. E con questo è tutto, a presto!

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