domenica 11 dicembre 2011

primi passi sul tatami

Prima lezione di jiu jitsu, finalmente! I turni sul lavoro non sono sempre concilianti, così ho dovuto aspettare una settimana prima di presentarmi sul tatami, finalmente in kimono (prestato dal judo, sono simili), anche se "di cartone", come si dice, perché appena tolto dalla confezione. Insomma, il classico novellino al primo giorno di scuola!

Nonostante questo, mi sento bene accolto, anche se spaesato. I ragazzi sono tanti e simpatici, si prestano a fare esercizi con me portando molta pazienza e aiutandomi come possono. Una delle regole della palestra è infatti questa: aiuta sempre chi ne sa meno di te perché prima impara, prima diventa una risorsa per tutta la scuola ed uno sfidante per te. Sulla carta suona bene, ora che ho provato devo dire che la sensazione è che non siano solo parole e che sia un principio tenuto bene in conto. Tanto meglio per me, anche nel corso di taichi aver avuto modo di praticare da subito con chi aveva più esperienza di me mi ha fatto crescere in fretta.

Però è dura, principalmente perché i movimenti a terra sono difficili se non si è abituati, e io non sono proprio abituato! Figuratevi fare qualche minuto di lotta, cercando di resistere a chi ti tira per il kimono, ti stritola il costato con le gambe, ti butta a terra e ti fa leve di braccio! Dopo una parte di lezione di studio, abbiamo fatto qualche incontro libero. Io ne ho fatti due su tre, poi non avevo davvero più energie! Non so quale fosse la durata, penso cinque minuti, ma potrebbero essere stati anche tre, erano comunque interminabili!

E chi me lo fa fare? Me lo fa fare la sensazione di quite e rilassamento che ho a fine lezione, o il divertimento e la competizione sana che nasce durante il combattimento. Pure il rispetto e la gratitudine verso chi lotta con te. Com'era anche per il tuishou, mentre stai combattendo tutto quello a cui riesci a pensare è il combattimento stesso: cerchi di anticipare le mosse dell'avversario, di metterlo in difficoltà, di andare a pescare tra le mosse che hai imparato (e qui per ora c'è la mia enorme lacuna) quella che potrebbe essere più efficace, il tutto alla massima velocità possibile. Vivi il presente, impegnando mente e corpo insieme, ed alla fine sei sì drenato di energie, ma anche rilassato e soddisfatto, al di là che tu abbia subìto o meno durante l'incontro. Ho già voglia della prossima lezione.

Intanto voglio imparare ad allacciarmi correttamente la cintura, visto che ieri avevo un groviglio inutile e cartonato che faceva piuttosto ridere. Ecco un video che mi viene in aiuto, adesso provo e scelgo quale modo usare.

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