giovedì 10 dicembre 2009

giorno di sosta a Exmouth

Primo giorno da quando sono partito per il nord che non mi sposto, Exmouth volevo viverla un po' di più. Beh, non il paese vero e proprio, quanto i dintorni, soprattutto i parchi nazionali a una quarantina di chilometri da qui. Se il Cape Range Natural Park è dedicato ai sentieri fuoristrada sulla collina (perché da orobico proprio non riesco a chiamarla montagna) che separa il paese dall'oceano, il Ningaloo Reef Marine Park tutela invece tutta la costa per un centinaio abbondante di chilometri, proteggendo la barriera corallina e la sua fauna, stanziale o nomade, come gli squali balena (il pesce più grande al mondo, totalmente innoquo), le tartarughe o le mante.

Purtroppo per vedere il meglio dell'eccezionalità marina di Exmouth sarebbe necessario fare immersione, cosa che mi è vietata per i problemi avuti ai polmoni. E così mi sono accontentato di fare un po' di snorkeling vicino alla costa (ci sono mille avvisi riguardo le correnti, piuttosto forti e pericolose se ci si allontana troppo).

L'esperienza mi è piaciuta, ho visto diversi pesci anche di dimensioni notevoli, ma se si è già stati nel Mar Rosso, com'è successo a me, si rimane un po' delusi visto che non c'è paragone con la quantità e la qualità dei coralli e dei pesci presenti in Egitto. Detto questo, le spiagge sono splendide e, come al solito in Australia, quasi completamente deserte! Anzi no, purtroppo c'è un visitatore che qui al nord è sempre presente e sempre in massa: le mosche. Oggi ho raggiunto veramente il limite massimo di sopportazione: avrò avuto più di una ventina di mosche ad assillarmi tentando di scovare qualsiasi goccia d'acqua nelle orecchie e negli occhi. Una me la sono addirittura trovata in bocca, nella concitazione! Sono davvero insopportabili, non stupisce infatti vedere gente che indossa una retina da mettere sul cappello e che copre almeno la faccia.

Il sole oggi è stato davvero potente, nel pomeriggio ho controllato ed ho scoperto che la temperatura è arrivata a toccare i 41 gradi. Stando in acqua però si stava gran bene, visto che era bella fresca. Ok, lo so, mi starete odiando... Tutte le volte che ripenso che siamo a dicembre mi devo sforzare per convincermene, di atmosfera natalizia, poi, neanche a parlarne.

Domani ritorno sulla strada, ho deciso di rientrare a Perth facendo una strada differente, la Great Northern Highway. Passando all'interno, tocca diversi paesi minerari, sarà ancora più outback di quella che ho fatto salendo. Se tutto va secondo i piani, dovrei rientrare nel mondo civilizzato lunedì sera, ma questo può variare in base alla durata dei vari spostamenti. Intanto domani parto di buon ora, viaggerò verso est incrociando Parabordoo che potrebbe essere la prima tappa, visto che già fino a lì sono più di 600 chilometri.

Non so quante connessioni troverò nelle prossime città, ma nel peggiore dei casi vi aggiornerò all'inizio della prossima settimana. Finora è sempre andata bene, anche se ho scoperto che, se si può scegliere, è sempre meglio evitare le connessioni offerte dagli ostelli, che sono le peggiori. Invece gli internet point, anche se a volte sono leggermente più costosi, non tradiscono mai!

4 commenti:

  1. Il viaggiare rende gli uomini
    più saggi,
    ma meno felici.
    Quando gli uomini maturi viaggiano,
    raccolgono conoscenze che possono
    applicare utilmente per il proprio paese;
    ma resteranno per sempre preda
    di ricordi e di rimpianti;
    i loro affetti sono indeboliti
    perchè si rivolgono
    ad un maggior numero di oggetti;
    e apprendono nuove abitudini
    che non possono mantenere quando tornano a casa.

    Thomas Jefferson.

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  2. ok, è ufficiale: sto schiattando d'invidia! (a parte le mosche) :D

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  3. Bella la foto della tua faccia!
    Ti manca solo un avvocato samoano a fianco!

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