Nonostante avessi promesso grande impegno nella ricerca di casa e lavoro, ieri mi sono concesso una distrazione, anche perché l'avevo mezzo promesso ad Anne Marij, una delle due olandesi a cui facevo cenno l'altro giorno. E anche se la mia situazione finanziaria e abitativa non è cambiata, sono contendo di aver dedicato qualche ora alla cultura.
Siamo stati all'ACMI, acronimo che sta per Australia Center for the Moving Image, un museo dedicato alle arti audiovisive. Qui la vista con il museo sulla destra, il CBD (Center Business Disctrict, il centro finanziario coi palazzoni) sollo sfondo e la St. Paul's Cathedral a sinistra. La mostra che volevamo vedere era dedicata a Dennis Hopper e a quella new Hollywood di fine anni sessanta che cambiò le regole del gioco per un decennio, almeno fino all'arrivo dello Squalo di Spielberg e alle spade laser di Lucas.
Oltre a questa mostra, a pagamento, c'erano altre esposizioni gratuite, una delle quali si è rivelata davvero interessante trattando l'evoluzione del cinema, della televisione e di tutto quello che è video, dal videogioco all'arte più sperimentale.
Per mia ignoranza, non sapevo che Dennis Hopper fosse un artista così completo: oltre a recitare e dirigere film, è anche un pittore e, a mio parere, un ottimo fotografo. Una serie di Polaroid soprattutto ha catturato la mia attenzione per diversi minuti. Oltre alle sue opere, erano presenti altri quadri di autori della stessa scena, spesso strettamente legati a Hopper stesso, come Basquiat, Schnabel (che poi ha diretto il film su Basquiat stesso) e altri. C'erano anche dei video che mostravano corti con montaggi dai suoi film o documentari.
Se vi interessa, qui potete trovare il sito ufficiale con dei video introduttivi. Ho appena scoperto che verso fine giugno aprirà una mostra su Tim Burton! Peccato che per quella data sarò sicuramente in Italia. Tra i momenti più esaltati della mostra dedicata all'evoluzione del video, l'incontro ravvicinato con una replica della mitica V8 special del primo Mad Max!
Ora invece eccomi chiuso in biblioteca, è necessario che mi dia una mossa riguardo l'alloggio perché pare che l'Australian Open stia portando via tutti i posti letto in città!
Ieri sera invece sono stato nei due cinema che avevo preventivato di visitare, e forse c'è qualche probabilità di trovare lavoro: se l'Astor, avendo una sola sala, è difficile che necessiti di ulteriori operatori, il George Palace potrebbe avere posti vacanti, dato che fa parte di una grande catena che gestisce diverse sale. Ho due numeri da chiamare, più tardi ci proverò, anche se poi ieri sera mi chiedevo se sono davvero in grado di gestire tutto insieme, lavoro e scrittura della tesi. Come al solito faccio grandi progetti pensando di potermi districare con agilità, ma poi alla resa dei conti mi accorgo di quanto poco tempo ci sia.
Dopo cena ho passato una serata che da internazionale si è trasformata piano piano in francese! E' bello incontrare sempre gente nuova in ostello, anche se poi spiace che la maggior parte sia così di passaggio. Si passa qualche giorno insieme e poi ci si deve già salutare. Però è anche bello trovarsi ad un tavolo come ieri sera, con quattro francesi, un americano, una norvegese ed il sottoscritto, prendendosi in giro con i soliti luoghi comuni, ma ascoltando anche diverse storie interessanti. Purtroppo però i francesi più bevono più si scordano di parlare in inglese; metteteci poi una pizzeria post pub con padrone francese amante di Johnny Holliday ed il quadro è piuttosto chiaro.
E' stato divertente però tornare in ostello e trovare due italiani di Bergamo giusto fuori dalla porta! Dopo lo stupore iniziale ho fatto due più due e ho capito che si trattava di Marco e della sua amica di Fiorano: lui è un amico di Sergio, ex collega di lavoro in galleria, quello che è stato per due o tre mesi a Fitzroy Crossing nel nord Western Australia. E' passato in ostello per accompagnare un'amica cilena e il caso ci ha fatto incontrare. C'eravamo sentiti per telefono qualche giorno fa, sapevo che era in città, ed avevamo programmato di trovarci magari in spiaggia, ma poi il meteo non ce l'ha permesso. Ci si vedrà settimana prossima, prima della loro partenza per la Tasmania.
Ok, ora via alla ricerca di un tetto ed un letto dove dormire. Sarebbe bello rimanere sempre in zona Fitzroy, mi sto proprio affezionando al quartiere. Spero di avere presto buone notizie!
Che lo Sforzo sia con te!!!
RispondiEliminaM.