Cari amici, eccomi tornato dopo un po' di giorni d'assenza. Lo studio si fa sempre più pressante, inoltre cerco di stare in università il più possibile, tra biblioteche e aule studio, perché a casa mi faccio sempre tentare da mille distrazioni. E così il tempo al computer è calato drasticamente, e da qui la possibilità di informarmi su tutto ciò che è Australia o di guardare altri film dagli antipodi, in attesa sull'hard disk esterno.
Però l'Australia è presente e mi accompagna sempre, mi conforta e mi riscalda quando esco di casa al mattino con la brina sui prati, mi fa tornare il sorriso nonostante la nebbia che avvolge Città Alta, mi fa sognare mentre cammino sotto la pioggia invernale che sembra interminabile.
Solo la neve non ha bisogno di questa consolazione, la neve l'ho sempre adorata, con lei l'inverno acquista un senso, diventa decisamente sopportabile, nonostante i problemi pratici che inevitabilmente crea. Sono stato capace di stare quasi una giornata intera con l'alluce destro ad un passo dal congelamento e tuttavia trovare ancora divertente come un bambino tirare palle di neve al malcapitato di turno!
Ma, neve a parte, l'inverno mi rattrista decisamente. E così pensavo di scrivere qualche riga parlando del caldo che mi attende, del sole splendente che mi brucerà la pelle (non voglio essere poetico, lo intendo letteralmente) per buona parte dell'anno... Inoltre proprio oggi ho letto, su Internazionale, una bella serie di articoli riguardo la recente crisi economica: la maggior parte di questi articoli concordava sulla necessità di un nuovo ordine economico e, probabilmente, di un ridimensionamento deciso della nostra vita quotidiana, che in fondo, inseguendo continui aumenti di produzione, ma soprattutto un consumo che è diventato fine a se stesso, non fa che generare più stress che benessere.
Insomma, sognando una vita più semplice e rilassata pensavo a tutte queste cose e, poco prima di mettermi a scrivere, trovo una mail del buon Gandi, che dalla lontana Asuncion mi avvisa della presenza di qualche suo post su un blog amico che gentilmente lo ospita: MarcoGNU! Il caro Gandi sta ormai in Paraguay da quasi due anni, tanti, eppure sembra ieri che ci si diceva "Maiale!" tra un morso di kebab e un sorso di rum. Comunque, oltre al fatto che Gandi scrive bene e scrive cose molto interessanti, m'ha colpito trovare tante cose che avevo in testa proprio oggi e che volevo riportare sul mio blog! Le mie sono solo fantasie, solo desideri e idealizzazioni dell'Australia (anche se non è tutto campato in aria, come il mio buon amico Sergio m'ha confermato), mentre lui parla di esperienza vissuta.
Insomma, il mio consiglio è di leggerlo, decisamente: sono certo che vi ritroverete a sognare il sud America com'è stato per me, a sorridere delle sue uscite più demenziali e a stupirvi dell'assurda politica paraguayana. I post per ora sono tre (più qualche foto), il primo è intitolato "9 buone ragioni per restare in Paraguay". Buona lettura!
Grazie Gandi, viva l'emisfero australe!
Ciao Nicche,
RispondiEliminail sito che raccomandi non funziona, riproverò fra qualche tempo.
Ma soprattutto ho scoperto che sei un TEPPISTA!!!
Tirare palle di neve ai "malcapitati di turno"?!?!? Ma che educazione ti hanno impartito?!??
:))))
Ho anche qualche difficoltà a comprendere l'immagine che hai inserito sopra al post. E' la tua spalla quella riflessa? Asuncion sta a 10138 km di quota? =:)
O è la distanza da casa tua?
O da Perth?
Ciao carissimo! Ho provato ora il link e funziona, magari era in down. Riprova e sarai più fortunato! Riguardo la foto: è stata scattata sulla cima della Tour Eiffel, che è piena di riferimenti simili, quindi la distanza segnata è quella tra Asuncion e Parigi. Quanto alle palle di neve, spera di non essere a distanza di tiro se dovesse nevicare ancora!
RispondiEliminaGrazie maiale. Grazie mille.
RispondiEliminaRingrazia il cielo che non sono lì, altrimenti si facevo "bianco".
W l'emisfero australe.