
Con un centinaio di dollari in più, quindi, posso volare con una compagnia aerea vera, cibo e intrattenimento compresi, e non devo fare scalo a Londra. Inoltre avrò l'inaspettato piacere di poter volare, nella prima tratta da Melbourne a Singapore, su un Airbus A380! Trattasi, per chi non ne fosse al corrente, del più grosso aereo di linea mai costruito. E' vero che è solo qualche metro più grande dello storico 747, ma il solo fatto di avere due piani lo rende un vero e proprio palazzo volante! Ok, sto parlando più dell'aereo che del ritorno, ma se mi conoscete non sarete sorpresi. Aggiungo soltanto che ho deciso di partire qualche ora prima e attendere di più a Singapore solo per poter volare sull'A380 e non su un "banale" Boeing 777 (che, per la cronaca, mi attenderà a Singapore per il volo verso l'Italia).
Fino a qualche settimana fa pensavo di tornare intorno a metà maggio, l'avevo anche scritto qui sul blog mi pare. Ho però cambiato idea, o meglio ho deciso di estendere di un mese la mia permanenza, perché mi sembrava di partire troppo presto. Un po' perché sul lavoro ormai mi trovo bene, mi arrangio in tutto e, a parte in questi giorni di pioggia, mi trovo a lavorare di più perché alcuni colleghi hanno lasciato. Per quanto banale possa essere il mio lavoro, è comunque piacevole e abbastanza soddisfacente gestirmi i miei spazi e le mie mansioni senza dover chiedere continuamente agli altri come fare le cose o dove trovare quello che serve come all'inizio. La routine casa-lavoro è, appunto, diventata un'abitudine e mi sono reso conto che non volevo abbandonarla così presto.
Inoltre, sia per il maggior lavoro che per un mio impigrimento, la ricerca per la tesi aveva subito un rallentamento. Ben venga quindi questo mese aggiuntivo per completare gli studi sul posto. La spulciatura delle prime pagine de Il Globo procede a gonfie vele, tra brutto tempo e giorni di riposo, in questi giorni sto facendo una full-immersion alla State Library con i microfilm del giornale, ho appena terminato gli anni '70. Mi ha fatto un certo effetto leggere i titoli del caso Moro, settimana dopo settimana, o le notizie quasi regolari degli altri omicidi legati al terrorismo di sinistra o di destra. Altro titolo regolare in quel periodo è stato questo: "Il governo Andreotti in crisi"! Ma quanti governi ha guidato o tentato di guidare?! Inoltre scopro perle di giornalismo come la seguente:
Vai maialo, l'Italia ti aspetta...beh, non so se sia proprio una gran fortuna visti gli ultimi tempi ahahah!
RispondiEliminaoro, goditi a full l'ultimo mese.
g.
Qua ovviamente ti si aspetta a braccia aperte. Cioè, là. Ma anche qua, eh.
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