Benvenuti lettori! Se mi state leggendo è probabile che proveniate dal mio blog fratello e che vi stiate chiedendo: che ne è dell'Australia? Avrà cambiato idea? Come primo passo voglio quindi chiarire i motivi che mi hanno portato ad aprire questo nuovo blog.
A voyage to Terra Australis è stato aperto a gennaio '08, ormai è più di un anno che pianifico l'emigrazione e...sto ancora pianificando! Sì, i tempi si sono allungati più di quanto avrei voluto, sono ancora qui a progettare, la laurea è ad un esame di distanza e, per quanto assurdo possa sembrare, la sensazione negli ultimi tempi è riassumibile con un: "Così vicino, eppure così lontano."
La voglia di partire c'è ancora, non è cambiata affatto, e non è mia intenzione accantonare il blog australiano. Da qualche mese ho iniziato a tenere un Tumblr, un'esperienza divertente che mi è stata mostrata da un'amica e che ho condiviso con lei con piacere. Per chi non lo conosce,
Tumblr permette di tenere una sorta di mini-blog, più aperto ad influenze esterne (video, musica e immagini spopolano) e meno legato ai testi di un classico blog. Mi sono però accorto che mi manca la forma più testuale e approfondita di queste pagine, forma che ho imparato a sviluppare man mano che Terra Australis prendeva forma e si arricchiva di contenuti. Contenuti che però erano legati sempre e solo all'Australia, com'era giusto che fosse visto lo spirito di quel sito.
Le idee erano quindi due: modificare Terra Australis accogliendo post di ogni tipo e legando i post australiani da un'etichetta, oppure iniziare un'altro blog da affiancare, nell'attesa di chiarirsi le idee sul da farsi. Per ora opto per questa seconda opzione, sono troppo legato al vecchio blog per cancellarlo, sia anche solo nella veste grafica e non nei contenuti! Inoltre i post australiani non sono frequentissimi, quindi mi va bene così.
E' possibile che cambi idea a breve, magari trovando una terza via... Chissà, intanto mi va così e così è! Come stavo scrivendo giusto pochi minuti fa ad
Alessandro, la primavera porta voglia di cambiamento, esperienze nuove, voglia di fare... Un blog è una parte minima e marginale rispetto ad altre esperienze, ma si può partire anche da qui. Ho voglia anche di tenere meglio da conto contatti ed amicizie, un po' assopite durante l'inverno che mi ha contraddistinto per un po' troppo tempo.
Rimugino tra me e me e intanto controllo la posta. Ecco Alessandro che, senza saperlo, centra in pieno il punto e mi scrive questa frase: "Cmq, vero che hai un blog tematico; non puoi mica scrivere solo quello che ti passa per la mente." Grande Baro!
Ecco, il punto è proprio questo. Ho voglia di scrivere quello che mi passa per la mente, senza avere più un vincolo. Probabilmente la maggior parte delle cose che scriverò sarà composta da pensieri che voglio fissare su schermo per me stesso, spero comunque che qualche spunto possa interessare anche a voi, magari farvi sorridere o farvi conoscere qualcosa di interessante.
Perché "wormhole"? E che significa? Un wormhole è un tunnel spaziale, una sorta di scorciatoia tra due punti dell'universo altrimenti lontanissimi. E' nient'altro che un'ipotesi che ha più di ottant'anni e che per ora non trova conferme pratiche. Tuttavia nella fantascienza si è abusato di questo concetto, secondo me davvero affascinante. Il riferimento che io ho cercato per il nome del blog è quello del tunnel spaziale che caratterizza la serie
Star Trek: Deep Space Nine, qualcosa di più di un semplice tunnel: un "contenitore" oltre che una scorciatoia, un mondo a sé che regala esperienze uniche, popolato da esseri incorporei estranei alla natura terrena.
-funzione matematica di un tunnel spaziale
Ok, non punto così in alto con queste banali pagine! Però mi piace pensare di essere un piccolo mondo a sé, un contenitore di notizie e curiosità, di mie passioni ed esperienze. Inoltre far riferimento a due mie passioni come Star Trek e l'astronomia, o meglio la fantascienza visto le ipotesi teoriche, non può che rendermi ancora più contento!
Il look del tunnel spaziale del titolo è però più psichedelico che scientifico, mi ha ricordato tanto la scenografia del video di Spirit in the sky, un classico di Norman Greenbaum rifatto negli anni '80 dai Doctor and the Medics, canzone che mi ha sempre fatto sorridere e con cui mi piace cominciare questo nuovo blog.
A presto e grazie per l'ascolto!