mercoledì 4 febbraio 2009

in un paese bruciato dal sole


In questo periodo d'esami e di latitanza dal blog ho sfruttato i ritagli di tempo disponibili (soprattutto le lunghe pause di meditazione...in bagno) per rilassare la mente e continuare a sognare grazie all'ottimo libro di Bill Bryson che dà titolo al post, regalatomi a Natale dal buon Sam.


Bryson è uno scrittore di viaggi a quanto pare famosissimo, ma a me in precedenza sconosciuto. Ha un bel faccione simpatico e una prosa molto fluida e tendente al comico. E' quindi molto piacevole da leggere e, se la materia vi interessa com'è nel mio caso, si farà fatica a staccarsi dal libro. Il libro è pieno di aneddoti e curiosità, alcune già di mia conoscenza, la maggior parte invece inedite e davvero interessanti, che condiscono gli spostamenti dell'autore per il continente. Tanti sono gli spunti d'interesse per qualche post e non sono nemmeno a metà libro!

Uno dei primi riguarda la capitale dell'Australia, Canberra. Sono sempre stato incuriosito da questa città, come da tutte quelle create a tavolino in mezzo al nulla. Mi viene in mente Brasilia, oppure l'incredibile progetto di Masdar City negli Emirati Arabi Uniti. E mi sono sempre chiesto perché, in un paese in cui più dell'80% della popolazione vive sulle coste, e dove le coste sono luoghi meravigliosi con spiagge splendide, si debba costruire la capitale in un entroterra isolato!


Comunque, nel primo '900 quando le varie colonie hanno deciso di unirsi in una federazione non si riusciva a decidere se fare capitale Sydney oppure l'allora più prospera Melbourne. Si arrivò ad un compromesso che dava a Melbourne il ruolo di capitale temporanea nell'attesa della costruzione di Canberra, che non doveva stare a meno di 160 km da Sydney e si trova, più o meno, a metà strada tra le due città. Attualmente è la casa di quasi 400 mila persone, molto meno che le altre città principali del continente. Un altro problema era il nome da dare alla città: tra quelli più improbabili proposti durante la scelta ci furono Shakespeare, Myola, Wheatwoolgold, Emu, Eucalypta, Sydmeladperbrisho (le prime sillabe delle altre capitali australiane, veramente tremendo) Opossum, Kookaburra, Cromwell e l'incredibile Victoria Defendera Defender.

Dal libro di Bryson: "E' una città davvero strana, perché non si tratta di una vera città, quanto piuttosto di un grande parco nel cui cuore si nasconde una città. E' tutta una teoria di prati e alberi, siepi e un enorme lago ornamentale: tutto molto gradevole, giusto un po' inatteso. [...] Canberra è davvero la città più incredibilmente vasta che abbia mai visitato. Sulla carta appare piuttosto invitante, con il suo lago serpeggiante, i viali alberati e 4000 ettari di parchi (giusto per avere un paragone, il londinese Hyde Park è di 138 ettari), ma al livello del terreno è semplicemente una quantità di verde a perdita d'occhio, rotto a larghi intervalli da edifici e monumenti."


Il capitolo dedicato a Canberra descrive una città non troppo animata quanto a vita sociale, ma nel complesso ha sicuramente risvegliato il mio interesse per questo luogo che probabilmente sottovalutavo!

4 commenti:

  1. Ma è neve quella che vedo sulle montagnie nell'ultima foto?

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  2. Ebbene si, c'è anche la neve in Australia! Però poca, e solo da quelle parti, dove ci sono le uniche montagne che si possono chiamare tali del continente. E forse c'è un po' di neve anche in Tasmania, perché è abbastanza a sud. Farebbe proprio ridere andare a fare la mia prima sciata in Australia!

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  3. Belli i tuoi ultimi post, mi viene voglia quasi quasi di venire con te in Australia a vedere sti posti. A presto maiale... e questa volta davvero.
    maialeG.

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  4. Hail!
    Sono contento che tu abbia apprezzato!
    Io mi sto giusto leggendo Long Way Down, spettacolare. L'ho tenuto da parte perchè temevo mi deprimesse, ma il giorno che ho dato l'anticipo per la moto ero proprio dell'umore giusto per iniziarlo. Veramente notevole, quando lo finisco passo al film.

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